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Opinioni

La Lega vuole schedare le coppie gay a Collesalvetti (e questiona pure il loro diritto di separarsi)

Il capogruppo della Lega in un Comune del Livornese ha chiesto una vera e propria schedatura delle coppie omossessuali. Un’istanza, presentata in Consiglio comunale di avere “i dati numerici di questo fenomeno, le risorse finanziarie eventualmente destinate a queste unioni” e infine “se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni”. La lista dei perché sia un gesto inaccettabile è molto lunga: dal tentativo di ghettizzare una comunità all’invasione della privacy, fino all’allusione che il diritto di poter finire sia una prerogativa della storie d’amore etero.
A cura di Annalisa Girardi
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Nel Comune di Collesalvetti, in provincia di Livorno, la Lega ha richiesto quella che sembra essere una vera e propria schedatura delle coppie omosessuali in città. Il capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, Massimo Ciacchini, ha preteso "i dati numerici di questo fenomeno nel nostro territorio nell’attualità e nel suo sviluppo negli anni, le risorse finanziarie e le agevolazioni comunali eventualmente destinate a queste unioni, e infine se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni". Non solo si tratta di una richiesta discriminatoria e segregazionista di per sé, ma anche intrinsecamente omofoba nelle parole che utilizza.

Si parla di "cosiddetti matrimoni gay" e l'unione tra due persone dello stesso sesso viene derubricata a "fenomeno" che interessa "gruppi più o meno numerosi e rumorosi". Infine, abbandonando completamente i giri di parole, si prende atto che il Comune viene definito "purtroppo gay-friendly". Tralasciamo la questione delle agevolazioni finanziari che riceverebbero le coppie omosessuali perché è davvero astruso capire a che cosa si potrebbe alludere.

Una richiesta illegittima e discriminante

La lista dei perché quello della Lega a Collesalvetti sia un gesto inaccettabile è molto lunga. Non è solo un tentativo di ghettizzare una comunità, delegittimando il diritto di due persone di stare insieme indipendentemente dal loro genere o dalle loro preferenze sessuali. Si esige anche di sapere se le coppie gay nel Comune stanno ancora insieme. Non solo quindi si reclama un'interferenza totalmente illegittima nella vita privata dei cittadini, ma si pretende anche che il diritto di separasi appartenga solo alle coppie etero.

Un salto indietro di cinquant'anni, un ragionamento retrogrado: visto che hanno insistito così tanto per potersi sposare, poi devono anche rimanere insieme. Dopo che una coppia omosessuale ha faticosamente ottenuto (in parte, tra l'altro) il diritto di essere riconosciuta come tale, ora si deve guadagnare quello di potersi separare.

L'attacco da parte della sinistra

La vicenda ha scatenato dure polemiche e un'ondata di indignazione. Il portavoce nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha annunciato che presenterà un'interrogazione parlamentare alla ministra dell'Interno contro "l'agghiacciante interpellanza della Lega dove chiede al Comune una vera e propria schedatura delle coppie", affinché assuma dei provvedimenti. E ha commentato: "Non c'è limite al degrado di questa destra. Questo è qualcosa di ben più grave delle solite idee sgangherate della Lega. Una grave violazione della privacy come minimo".

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A Fanpage.it sono vice capoarea della sezione Politica. Mi appassiona scrivere di battaglie di genere e lotta alle diseguaglianze. Dalla redazione romana, provo a raccontare la quotidianità politica di sempre con parole nuove.
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