La Lega vuole il referendum sul nucleare, Salvini: “Anche per la Commissione Ue è energia green”
La Lega è pronta a chiedere un referendum sul nucleare. "Sembra che finalmente anche la Commissione si prepari a riconoscere gas e nucleare come energie Green. L’Italia non può stare ferma, la Lega è pronta anche a raccogliere le firme per un referendum che porti il nostro Paese in un futuro energetico indipendente, sicuro e pulito", ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, facendo riferimento alla bozza di documento preparato dalla Commissione Ue sul piano per includere l'energia nucleare e il gas naturale come fonti green per spingere la transizione ecologica nel Vecchio Continente.
Servirà comunque l'appoggio degli Stati membri, ma se questo dovesse accadere il provvedimento entrerà in vigore dal 2023. La Lega, però, avrebbe intenzione di accelerare proponendo il referendum sul nucleare, anche considerando i rincari sulle bollette che preoccupano gli italiani. Il leader del Carroccio ha chiesto un tavolo nazionale sul tema, "tema diventato insieme al Covid la vera urgenza dei prossimi mesi", ha spiegato.
Il ministero dello Sviluppo economico, guidato dal numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, ha assicurato che il governo sta cercando di individuare le necessarie "soluzioni per i settori industriali più impattati". Nell'ultima legge di Bilancio, intanto, sono già stati stanziati 3,8 miliardi di euro per assorbire i rincari in bolletta, ma per Giorgetti servono ancora "scelte urgenti per famiglie e imprese che implicano una riflessione più generale sulla sovranità energetica del nostro Paese".
Tornando al nucleare. Si tratta di un tema divisivo per la maggioranza. Ad esempio, il Movimento Cinque Stelle rimane contrario: "Salvini inizia l’anno nuovo proponendo ricette vecchie e sbagliate per risolvere il problema del caro energia. Mentre la Germania dismette le centrali nucleari e la Francia fa i conti con problemi di sicurezza degli impianti esistenti, il leader leghista evoca una nuova stagione dell’atomo per l’Italia. Inizi allora dicendoci in quali territori insedierebbe le centrali e in quali vuole portare le scorie radioattive. Forse dimentica che ancora non è conclusa la procedura per individuare il sito unico delle scorie prodotte in passato", ha commentato il capogruppo M5s alla Camera, Davide Crippa.