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La Lega vuole convocare il Consiglio Ue per fare chiarezza sulla nomina di Di Maio a inviato speciale

“Chi rappresenta le istituzioni europee deve avere tutti i gradi per poter svolgere il ruolo. E i cittadini, che con le loro tasse pagano lo stipendio di questo inviato speciale, hanno il sacrosanto diritto di conoscere chi li rappresenta nel mondo”: lo ha detto l’europarlamentare leghista Ceccardi sulla nomina di Di Maio nel Golfo Persico, annunciando di aver chiesto al Consiglio Ue di riferire a riguardo.
A cura di Annalisa Girardi
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Luigi Di Maio sarà l'inviato speciale dell'Unione europea nel Golfo Persico. Una prospettiva che non piace per niente alla Lega. Che dopo aver definito la nomina come "una scelta vergognosa" e dopo aver chiesto ai vertici Ue di ripensarci, ora vuole convocare il Consiglio europeo in commissione all'Europarlamento per fare chiarezza su quanto sta accadendo.

"La riunione dei coordinatori della commissione Affari Esteri del Parlamento europeo ha stabilito che il presidente della Commissione invierà una lettera alla presidente del Parlamento, Roberta Metsola, per chiedere al Consiglio Ue di venire in commissione e chiarire sulla nomina di Luigi di Maio a rappresentante per il Golfo Persico", ha fatto sapere l'europarlamentare leghista Susanna Ceccardi.

Che poi, in una nota, ha proseguito: "Un risultato importante ottenuto dalla Lega, votato con favore da tutti i gruppi politici, per fare trasparenza e per correttezza delle procedure istituzionali. L’articolo 116 del Regolamento del Parlamento europeo, infatti, stabilisce chiaramente come qualora il Consiglio intenda nominare un rappresentante speciale, il presidente, su richiesta della commissione competente, invita il Consiglio a rispondere a domande in merito al mandato, agli obiettivi e agli altri aspetti pertinenti relativi ai compiti e al ruolo. Un ruolo per il quale Borrell ha già indicato Di Maio: incarico non banale, visto che parliamo di una delle aree più critiche del pianeta, dove ci sono interessi importantissimi nel campo energetico per esempio".

E ancora: "È nostro dovere assicurarci che chi rappresenterà le istituzioni europee, quindi, abbia tutti i gradi per poter svolgere al meglio un ruolo così importante. Per questo ho chiesto e ottenuto a nome della delegazione Lega, in seno alla riunione dei coordinatori di Commissione, l’applicazione di questa disposizione. Una richiesta accolta alla unanimità. Ora il Consiglio dovrà fornire specifiche su questa indicazione dell’Alto Rappresentante Borrell. I rappresentanti speciali non sono eletti dal popolo, ma i cittadini europei, gli stessi che con le loro tasse pagano lo stipendio di questo inviato speciale, hanno il sacrosanto diritto di conoscere chi li rappresenta nel mondo".

Gli inviati speciali dell'Unione europea possono avere vari compiti, a seconda della regione a cui sono assegnati. Di Maio dovrebbe farsi carico in particolare di promuovere nuovi legami energetici tra i Paesi del Golfo e l'Unione europea per arginare la crisi scaturita allo scoppio della guerra in Ucraina. Insomma, in campo ci sono importanti interessi strategici. La maggioranza in Italia, però, non ha preso bene la nomina di Di Maio. E soprattuto la Lega sembra intenzionata a tenere il punto sulla questione.

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