La Lega vuole contrattare con l’Unione europea una proroga per il mercato tutelato dell’energia
La Lega vuole contrattare con l'Unione europea una proroga di qualche mese per il mercato tutelato dell'energia. Altrimenti il partito di Matteo Salvini si dice pronto a chiedere una norma a livello nazionale per "tutelare gli utenti". È quello che ha detto il capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari, affermando che la partita non sia ancora chiusa, nonostante il governo abbia già deciso – nell'ultimo Consiglio dei ministri – di non prorogare più il mercato tutelato in scadenza a gennaio. "Noi pensiamo comunque che una forma di tutela, visto il quadro attuale dei costi dell’energia, vada trovata. Il ministro Pichetto sta lavorando e andremo a contrattare con la Commissione europea una proroga di qualche mese, o diversamente dovremo capire con la normativa nazionale come tutelare questi utenti", ha detto Molinari.
E ancora: "C’è un dibattito in corso. Ieri il ministro Salvini ha espresso la nostra posizione, che è anche dimostrata dagli atti parlamentari recenti, ad esempio un emendamento che abbiamo presentato alla Camera nell’ultimo decreto Bollette in cui chiedevamo la proroga del mercato tutelato. Questa è la posizione storica della Lega. Il decreto Energia poteva essere uno strumento in cui inserire questo provvedimento". Infine Molinari ha sottolineato: "Ricordiamo però che il mercato tutelato non è stato ancora rinnovato perché è una delle clausole del Pnrr che sono state sottoscritte da tutto l’arco parlamentare. Inoltre le liberalizzazioni dell’energia hanno una storia molto risalente, che parte nel 1999 con Bersani, passa dal governo Renzi, Gentiloni e poi in ultimo il governo Conte 2 e il governo Draghi".
Anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ai microfoni di Radio Anch'io su Rai Radio 1, ha parlato dello storico di liberalizzazioni: "Quello del mercato libero è un percorso iniziato tanti anni fa con una serie di scadenze previste dai governi Renzi, Conte e Draghi, mette dentro un po' tutti. Credo che possa dare importanti risultati ma ci sono dei tempi da rispettare", ha detto.
Per poi concludere: "Il 10 gennaio si parte con il gas, sull'energia elettrica confido nella trattativa del ministro Fitto con l'Ue. Deve essere un percorso graduale, per non fare danni".