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La Lega si smarca sul 25 aprile: Salvini, Zaia e Fontana dicono che festeggeranno la Liberazione

La Lega si smarca sul 25 aprile, dopo la bufera di polemiche su La Russa. “Festeggerò la Liberazione”, dice Salvini. “Deve essere la festa di tutti”, afferma Fontana. “Basta conflitti”, chiede Zaia.
A cura di Annalisa Girardi
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La Lega si smarca sul 25 aprile, nel tentativo di non essere trascinata nelle polemiche sulle ultime affermazioni di Ignazio La Russa, secondo cui nella Costituzione non si parla di antifascismo. "Il 25 aprile festeggerò la Liberazione del nostro Paese, ma non fatemi commentare, io sono ministro delle Infrastrutture, mi occupo di altro", ha tagliato corto Matteo Salvini, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le dichiarazioni del presidente del Senato.

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana. Che in un'intervista al Corriere della Sera ha commentato che il 25 aprile "deve essere la festa di tutti" e che "sia un errore non riconoscersi in questa ricorrenza, l'antifascismo è un valore". E ancora: "La Liberazione è stata il fondamento di questo Paese come lo abbiamo oggi, è il nostro patrimonio e il fatto che ci siano queste divisioni indebolisce il Paese in sé".

Anche Luca Zaia, governatore del Veneto ed esponente di rilievo della Lega, ha preso parte alla discussione: "Il 25 aprile deve diventare la festa della lotta all’intolleranza, al razzismo, alla violenza e alla mancanza di libertà, che sono valori di tutti, non di destra o di sinistra", ha detto sempre in un'intervista con il Corriere della Sera. "Io spero che si riesca a uscire dal solito copione di guelfi e ghibellini. Noi per primi, come istituzioni dobbiamo evitare di tenere vivi certi conflitti", ha poi aggiunto.

Dall'opposizione, però, non si placano le critiche a La Russa. "Siamo alla vigilia del 25 Aprile, Festa nazionale della liberazione dal nazifascismo. Chi governa il Paese non può essere distante dai valori di libertà e antifascismo su cui si fonda la nostra Costituzione, o rimetterli in discussione", ha commentato Stefano Bonaccini al Corsera, sottolineando che Giorgia Meloni abbia un problema all'interno nel suo partito e che dovrebbe occuparsi di risolverlo. "Noi saremo nelle piazze a celebrare una ricorrenza che dovrebbe unire tutti gli italiani", ha concluso.

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