La Lega se la prende con Conte per il Mes, ma poi in Europa vota contro i Coronabond
Il Parlamento europeo ha rigettato un emendamento proposto dal gruppo dei Verdi che chiedeva l'introduzione dei Coronabond nel pacchetto Ue per affrontare l'emergenza economica generata dal Coronavirus, con lo scopo di condividere il debito futuro degli Stati membri. L'emendamento è stato bocciato con 326 voti contrari, 282 a favore e 74 astenuti.
Da quanto emerge dalla lista dei voti nominali del Parlamento Ue le delegazioni della Lega e di Forza Italia al Parlamento europeo sono state decisive per l'esito della votazione: hanno votato contro. Eppure da giorni Matteo Salvini incalza Conte criticando duramente l'ipotesi che l'Italia acceda al fondo salva Stati, anche se il Mes si dovesse utilizzare per i 37 miliardi da spendere per la Sanità, sui quali, da quanto è emerso dalla riunione dell'Eurogruppo, non ci sarebbero condizionalità. Salvini, in vista del Consiglio europeo del 23 aprile, mentre la maggioranza è divisa tra Pd, possibilista sull'attivazione del Mes, e M5s, apertamente contrario, ha lanciato la sua proposta: "Si emettano invece Buoni del Tesoro di #OrgoglioItaliano, esentasse, a lunga scadenza e garantiti dalla BCE, per finanziare la ricostruzione. La Lega non permetterà che si usi l’emergenza Virus per svendere l’Italia ad interessi stranieri".
Berlusconi, dal canto suo, aveva già chiarito la sua posizione: "Per il futuro ci vorrà davvero un governo rappresentativo degli italiani. Ma adesso ci interessa di più aiutare Conte a non commettere gli errori che sta facendo, per esempio, sul Mes. L'errore sul Mes sarebbe quello, clamoroso, di dire all'Europa faremo da soli", rinunciando a "36 miliardi di euro che potremmo ottenere senza condizioni per consolidare il nostro sistema sanitario".
Le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno invece votato a favore dell'emendamento, mentre quella di Italia Viva si è astenuta. Il testo dell'emendamento dei Verdi alla risoluzione sulla risposta Ue alla crisi prevedeva di condividere a livello europeo una quota consistente del debito che sarà emesso dagli Stati membri. "Per preservare la coesione dell'Ue e l'integrità della sua unione monetaria, una quota sostanziale del debito che sarà emesso per combattere le conseguenze della crisi del Covid-19 dovrà essere mutualizzato a livello Ue", recitava il testo.