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La Lega propone di cancellare le restrizioni obbligatorie e tornare al sistema dei quattro colori

La Lega preme per evitare un altro mese di sospensione della zona gialla, e lo fa sia con il leader, Matteo Salvini, che continua a chiedere a Draghi di riaprire gradualmente le attività, sia con i presidenti di Regione. Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, propone di tornare ai quattro colori – zona bianca, gialla, arancione e rossa – e di eliminare il criterio dei 250 contagi ogni centomila abitanti, che “penalizza chi fa più tamponi”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Iniziano ad emergere sempre più nette le prime spaccature nella maggioranza di governo. La tensione sale in vista del nuovo decreto che l'esecutivo guidato da Mario Draghi è chiamato a varare. Si tratta di un provvedimento decisivo, che stabilirà quali saranno le misure restrittive durante il mese di aprile, visto che quelle attualmente in vigore scadranno subito dopo Pasqua. Il governo è chiamato a tenere alto il livello di guardia, Draghi lo ha chiarito bene in conferenza stampa venerdì scorso, confermando che si va verso un rinnovo delle misure attuali fino al 30 aprile. Il che significa niente zona gialla e bianca, ma l'Italia divisa tra zona arancione e zona rossa, con una novità: scuole aperte anche in zona rossa almeno fino alla prima media.

In tutto questo contesto il malumore della Lega è palese. Il partito di Matteo Salvini si è schierato più volte contro la linea dura, con il leader del Carroccio ha reagito subito alle parole di Draghi in conferenza stampa: "È impensabile tenere chiusa l'Italia anche per tutto il mese di aprile", ha tuonato subito Salvini chiedendo di riaprire le attività dove i numeri dei contagi da Covid-19 lo permettono. Dura e immediata la risposta del presidente del Consiglio: "Le misure non sono campate in aria". Poi Salvini ha aggiustato il tiro, con un tweet di domenica in cui spiegava: "Lavoriamo con il presidente Draghi perché dopo Pasqua si riaprano le attività nelle città italiane fuori dall’emergenza". Si parla di una verifica delle nuove misure a metà aprile, con eventuali riaperture da valutare comunque più avanti.

Sul tema delle riaperture è intervenuto anche il presidente del Friuli Venezia Giulia, il leghista Massimiliano Fedriga, che, intervistato da Repubblica, ha annunciato: "Noi proponiamo di tornare ai quattro colori nel rispetto dei parametri che ogni territorio presenterà. Se tra qualche settimana ci saranno le condizioni per il giallo, non vedo perché non farlo". E sull'ingresso automatico in zona rossa se si superano i 250 contagi settimanali ogni centomila abitanti, Fedriga ha aggiunto: "Chiediamo di eliminarlo, perché il risultato è che, invece di premiare, finisce per penalizzare chi fa più tamponi".

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