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La Lega presenta un emendamento al decreto Elezioni per il terzo mandato dei governatori di Regione

La Lega ha presentato due emendamenti al decreto Elezioni, in cui si chiede di alzare da due a tre il limite dei mandati consecutivi sia per i presidenti di Regione che per i sindaci di tutte le città, indipendentemente dalla popolazione.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo la proposta di legge, dalla Lega è arrivato anche un emendamento per il terzo mandato dei governatori di Regione. Per la precisione, il Carroccio ha depositato in commissione Affari costituzionali al Senato due emendamenti al decreto Elezioni, in cui si chiede di alzare da due a tre il limite dei mandati consecutivi sia per i presidenti di Regione che per i sindaci di tutte le città, indipendentemente dalla popolazione.

La questione del terzo mandato per i governatori – che permetterebbe ad esempio a Luca Zaia di ricandidarsi in Veneto – è particolarmente cara alla Lega, mentre le altre forze di maggioranza si sono mostrate più caute sulla questione. Giorgia Meloni durante la conferenza stampa di fine anno aveva spiegato di non avere un'opinione particolare a riguardo, auspicando solo che fosse il Parlamento e prendere posizione in merito: "Se il Parlamento intende prendere una iniziativa sul terzo mandato su sindaci e presidenti di Regione ne parlerò con il mio partito di riferimento. Non sarebbe una buona iniziativa se presa dal governo", aveva detto.

Ed ecco arrivare l'iniziativa parlamentare, con l'emendamento leghista in commissione a Palazzo Madama. Che potrebbe essere sostenuta anche da un fronte più ampio, anche se non sono ancora esattamente chiare le forze politiche che lo comporrebbero: il Partito democratico, ad esempio, si dice contrario in linea generale, ma al suo interno ci sono diverse voci che chiedono il superamento dei tetti ai mandati. È ad esempio il caso di Stefano Bonaccini, governatore bis in Emilia Romagna, che più volte ha sottolineato che "sono i cittadini a decidere con il loro voto chi ha fatto bene e può proseguire".

Per quanto riguarda i Comuni, invece, un altro esponente dem nonché il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha ribadito: "Soltanto gli elettori devono avere il diritto di giudicare se i propri sindaci devono essere confermati o mandati a casa. Bisogna dare risposta alla richiesta che da anni viene da tutti i sindaci e sanare, almeno in parte, un vulnus democratico che abbiamo sempre giudicato gravissimo".

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