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La Lega lancia la manifestazione contro il “fanatismo islamico” per difendere “libertà e democrazia”

Matteo Salvini lancia la manifestazione della Lega a Milano contro il “fanatismo islamista” e tira in mezzo i migranti: “La guerra ce l’abbiamo in casa grazie a quei fenomeni della sinistra che dicevano che non esistono confini”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La Lega convoca tutti i suoi sostenitori a Milano per manifestare contro il fanatismo islamico. Dopo l'attacco di Hamas a Israele e gli attentati che sono tornati a spaventare nuovamente l'Europa, Matteo Salvini rilancia parlando di minaccia in Italia e legando il tema del terrorismo a quello dei migranti. "Quella di sabato 4 novembre a Milano sarà una piazza aperta a tutti, pacifica, solare, con lo sguardo rivolto al futuro – scrive il leader della Lega sui suoi social – Un'occasione per ribadire l'importanza delle libertà e della democrazia, della lotta al terrorismo, all'antisemitismo e al fanatismo islamista". E insiste: "Le conquiste e i diritti fondamentali che qualificano l'Occidente non possono essere messi in discussione. In un momento di gravi tensioni, l'Italia ha il dovere di rimarcare la propria collocazione fra i Paesi democratici e liberi".

In tour per la campagna elettorale in Trentino, Salvini parla del conflitto in Israele: "Speravamo nella fine di una guerra, quella a Est, e ne inizia un'altra in Medio Oriente. Che può essere pericolosa perché quello tra Israele e Palestina è un conflitto che riguarda il mondo islamico e quello c'è ovunque, a Borgo, Trento, Rovereto. C'è a Milano e Firenze". E ancora: "C'è a Bruxelles, dove uno squinternato ha ucciso due persone nel nome di Allah. C'è in Francia, dove negli ultimi giorni hanno chiuso 18 aeroporti, il Louvre e la reggia di Versailles per minacce terroristiche".

Secondo Salvini, non si tratta di "un conflitto che uno guarda in televisione", perché "il problema è che se qualcuno invita alla guerra santa islamica ce l'abbiamo anche in casa nostra". E attacca: "Grazie a quei fenomeni che negli ultimi decenni a sinistra ci dicevano che non esistono confini e frontiere e che deve arrivare chiunque voglia arrivare. Chi sceglie la Lega fa una scelta diversa, non possiamo ospitare mezzo mondo in Italia". Lo slogan si è allargato, prima era mezza Africa, ora mezzo mondo.

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