La Lega ha presentato una proposta di legge per azzerare il canone Rai in cinque anni
Matteo Salvini lo aveva promesso in campagna elettorale, sul palco di Pontida, dopo anni di attacchi alla televisione pubblica: "Aboliremo il canone Rai". Quello del leader della Lega sembrava l'ennesimo proclamo propagandistico come tanti altri – tipo la reintroduzione della leva militare – ma ora il Carroccio sembra fare sul serio. Prima Salvini ha ribadito il concetto sull'onda della polemica su Sanremo, poi al Senato è stata presentata una proposta di legge a prima firma della parlamentare Mara Bizzotto: la Lega vuole abolire il canone Rai riducendolo parzialmente tutti gli anni fino al 2028, quando scomparirebbe in maniera definitiva.
"Tagliare il canone Rai del 20% ogni anno, con l'obiettivo di arrivare al suo totale azzeramento nel giro di 5 anni – ha spiegato la senatrice della Lega – È quanto chiediamo nel nostro ddl, che prevede anche l'esenzione sin da subito per gli italiani che non ricevono i canali Rai, finora obbligati a pagarlo". L'abolizione del canone "è una battaglia che la Lega porta avanti da anni e oggi, con un governo di centrodestra, ci sono tutte le condizioni per cancellare la tassa più odiata dagli italiani".
"La nostra proposta contiene anche altre importanti novità come la ridefinizione dei programmi e del concetto stesso di servizio pubblico, la nascita di un nuovo canale senza spot dedicato alla promozione culturale, la valorizzazione delle identità regionali e locali da attuare nei programmi e attraverso una riorganizzazione delle sedi territoriali – ha continuato Bizzotto – Prevediamo una riforma della governance con l'estensione della concessione a 12 anni, nuove modalità di elezione dei membri del Cda, il cui mandato viene esteso a 5 anni, il divieto di esternalizzare più del 30% della produzione. Il nostro obiettivo è una Rai più moderna e vicina al Paese reale, che faccia veramente servizio pubblico".
Insomma, quella che ha in mente la Lega è una riforma complessiva della Rai, come peraltro messo in chiaro a più riprese dallo stesso Salvini. Certo, quando si parla di azzeramento del canone il tema è sempre lo stesso: dove si trovano i soldi per permettere al servizio pubblico radiotelevisivo di funzionare allo stesso modo. Se poi la Lega propone anche di creare canali televisivi senza pubblicità, il progetto sembra davvero di difficile realizzazione.