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Autonomia differenziata delle Regioni

La Lega festeggia il voto sull’Autonomia con le bandiere padane in Aula, Salvini: “Giornata storica”

Dopo il voto finale della Camera sull’Autonomia differenziata, dai banchi della Lega sono spuntate le bandiere di diverse Regioni d’Italia. Una sola (la Calabria) del Sud, e tutte le altre di Regioni settentrionali. L’esultanza di Matteo Salvini: “Una giornata storica, vittoria di tutti gli italiani”.
A cura di Luca Pons
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Appena la Camera ha dato l'approvazione definitiva al ddl Calderoli sull'autonomia differenziata – al termine di una seduta fiume durata tutta la notte e settimane di duro scontro in Aula – la Lega ha esultato tirando fuori diverse bandiere. Mentre dai banchi dell'opposizione sventolava il tricolore, il Carroccio ha esposto diverse bandiere regionali. La minoranza ha accusato i leghisti di aver agitato delle "bandiere padane", ed effettivamente quasi tutti i simboli mostrati erano di Regioni o aree del Nord: Lombardia, Piemonte, Veneto, Romagna ed Emilia. Solo una, la Calabria, era invece del Sud.

Condividendo sui social una foto con le stesse bandiere fuori da Montecitorio, il segretario della Lega Matteo Salvini ha rivendicato l'approvazione della riforma: "Una giornata storica, l'autonomia è legge!", ha scritto. Nel post, nonostante la predominanza delle bandiere settentrionali, Salvini ha insistito in più passaggi sull'idea che l'autonomia differenziata possa portare benefici anche al Mezzogiorno: "Per un'Italia più efficiente e più moderna, con meno sprechi e più servizi a tutti i cittadini, da Nord a Sud", ha sottolineato. "Dopo tanti anni di battaglie e di impegno, nonostante le bugie e gli attacchi della sinistra, grazie alla Lega ed al governo l’Autonomia richiesta da milioni di italiani è stata approvata questa mattina anche alla Camera ed è finalmente legge". E ancora: "Una vittoria di tutti gli italiani: grazie a tutti!".

Dura la replica da parte delle opposizioni. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha denunciato l'atteggiamento "oltraggioso dei leghisti", che "l'altro giorno hanno fischiato e picchiato chi mostrava la bandiera d'Italia. Oggi sono venuti in Aula con le bandiere dell'indipendentismo padano per festeggiare il mercimonio tra Meloni e Salvini: autonomia differenziata in cambio del premierato. Quello che è accaduto stamattina è un oltraggio alla storia della Repubblica Italiana. Ma la storia d'Italia non può essere messa in vendita e, dopo la bellissima piazza di ieri, continuerà la mobilitazione delle italiane e degli italiani per difendere l'unità del Paese, la democrazia e la nostra Costituzione."

Anche Nicola Fratoianni, segretario di Avs, è intervenuto: "La legge sull’autonomia che la destra non ha avuto il coraggio di approvare alla luce del sole, facendoci votare nell’Aula di Montecitorio per tutta la notte, è, cinicamente e consapevolmente, lo strumento che spaccherà il Paese, aggraverà le disuguaglianze e peggiorerà la condizione di vita di milioni di italiani e di italiane. Il Parlamento, e il Paese soprattutto, con i suoi problemi, che sono assai gravi, avrebbero meritato qualcosa di meglio che approvare lo Spacca Italia nella notte, tra lo sventolio vergognoso delle bandiere padane".

"L'autonomia differenziata è legge. L'Italia non è più una e indivisibile", ha scritto la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone (M5s): "Si realizza il sogno secessionista della Lega Nord, che in Aula ha anche sventolato le sue bandiere. La stessa Lega Nord che indietreggia davanti al tricolore, che evidentemente non riconosce come proprio. Questa maggioranza e questo governo di finti patrioti hanno operato con il favore delle tenebre per approvare la legge più scellerata di sempre. Da oggi ci sono 20 Regioni che possono amministrare e legiferare su 23 materie e 500 funzioni. Oggi muore l'Italia unita. Il Sud è stato tradito per sempre".

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