La Lega dice di essere leale al governo, ma pretende risposte: “Non siamo fessi”
È scontro in maggioranza sul decreto Aiuti, all'esame alla Camera. O meglio, è braccio di ferro sulla fiducia. La capigruppo a Montecitorio oggi ha deciso di rinviare il voto degli emendamenti al tardo pomeriggio e nel frattempo il governo ha indetto una riunione per le 15. Il Movimento Cinque Stelle sarebbe contrario a blindare il provvedimento con la fiducia a causa della norma sul termovalorizzatore. "Sarebbe un precedente grave non porla, perché con noi certe attenzioni non ci sono mai state, quindi si aprirebbe un problema politico", sottolinea la Lega al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà. Insomma, una situazione complessa che certamente non allevia le fibrillazioni all'interno della maggioranza.
"Sto andando apposta alla Camera a parlare con il capogruppo", ha detto Matteo Salvini, che dovrebbe quindi fare un punto a breve con il deputato leghista Riccardo Molinari sulla questione della fiducia. In mattinata, invece, il leader leghista ha visto i senatori del Carroccio per discutere della presenza nel governo. Al termine del vertice il capogruppo a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo, ha chiarito: "Vediamo da parte di M5s e Pd proporre tematiche che nulla hanno a che vedere con l’agenda del governo, sono divisivi come ius scholae e cannabis. E vediamo addirittura anche il M5s che sta creando dei problemi non da poco bloccando il dl Aiuti alla Camera per dire no al termovalorizzatore di Roma o per non toccare il reddito di cittadinanza. Ecco, diciamo che noi siamo responsabili però non fessi. Vogliamo delle risposte concrete".
Per poi aggiungere: "I gruppi parlamentari sono la diretta testimonianza che siamo sempre stati leali con il governo e con tutti i provvedimenti, li abbiamo sempre votati, ci siamo quindi sempre comportati in maniera assolutamente corretta e responsabile. Magari in qualche caso, e lo abbiamo visto durante le elezioni, questo ha significato pagare anche un prezzo elettorale". Quindi Romeo ha concluso: "In questo momento la Lega vuole e pretende che il governo dia delle risposte su temi importanti che noi consideriamo prioritari: lavoro, pensioni, salari, revisione del reddito di cittadinanza, pace fiscale e il tema dell’autonomia che ancora non capiamo perché non sia arrivato in Consiglio dei ministri".