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Ius Scholae

La Lega dice che se Tajani continua a insistere sullo Ius Scholae il governo è a rischio

“L’insistenza di Tajani non è che infastidisce tanto la Lega, che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no, ma visto che offre una sponda alle opposizioni rischia di minare seriamente la stabilità del governo”: è l’avvertimento di Massimilano Romeo, capogruppo del Carroccio in Senato.
A cura di Annalisa Girardi
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La tensione tra Lega e Forza Italia è sempre più alta. E Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio al Senato, avverte: se Antonio Tajani continua a insistere sullo Ius Scholae mette a rischio la stabilità del governo. "Non è nel programma programma elettorale di centrodestra, non è una priorità e non è nell’agenda di governo quindi è chiaro che si fatica a capire i colleghi di Forza Italia. L’insistenza di Tajani non è che infastidisce tanto la Lega, che ha una sua posizione chiara e ribadisce il suo no, ma visto che offre una sponda alle opposizioni su questa tematica rischia di minare seriamente la stabilità del governo, sinceramente a che pro facciamo fatica a comprenderlo", ha detto Romeo, ospite della rasmissione ‘4 di sera’ su Rete4.

Da giorni le acque sono agitate, con l'apertura del segretario azzurro allo Ius Scholae, su cui diversi esponenti dell'opposizione hanno presentato delle proposte di legge in Parlamento. I toni sono sempre più accesi: oggi Tajani ha accusato la Lega di strumentalizzare la figura di Silvio Berlusconi sul tema della riforma della cittadinanza, per fare polemica politica, ribadendo che seppure non sia nell'agenda di governo, lo Ius Scholae è un tema su cui il suo partito ha una posizione chiara da sempre. E la manterrà se ci sarà da votare in Parlamento.

"Cosa fanno, presentano una proposta di legge in Parlamento e l'approvano con i voti della sinistra? Che cosa potrebbe capitare? Sinceramente troviamo un po' curiosa questo questa insistenza. Insistere in questa direzione non so dove possa portare”, ha commentato ancora Romeo.

Per poi ribadire la linea della Lega, contraria a qualsiasi riforma per la cittadinanza, che – ha detto Romeo – "non è uno strumento per integrare, a nostro avviso la cittadinanza è l'approdo finale di un percorso di integrazione". Il capogruppo leghista a Palazzo Madama ha poi concluso: "Quindi ci vuole comunque un lungo periodo nel quale si crea questo legame, questo vincolo stretto tra l'individuo e lo Stato”. 

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