La Lega in piazza a Milano, Salvini: “I fascisti sono quelli che odiano lo Stato di Israele”
Si svolge a Milano la manifestazione "Senza paura", organizzata dalla Lega di Matteo Salvini. Il leader leghista l'aveva annunciata a metà ottobre per "chiamare a raccolta italiani e stranieri non più disposti a vivere nella paura" e contro "fanatici ed estremisti islamici". L'evento, iniziato alle 15 in Largo Cairoli si presenta come di sostegno allo Stato di Israele e di contrasto all'antisemitismo: la Lega ha insistito che "ci saranno cattolici, ebrei e musulmani" e che è un evento "aperto a tutti, sorridente e pacifico". Tuttavia Salvini nei giorni scorsi ha insistito molto sull'aspetto di rifiuto del "fanatismo islamico" e ha collegato questo pericolo a quello dell'immigrazione irregolare.
In apertura è stato letto un messaggio dell'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar: ha ringraziato "il vicepremier e a tutto il governo italiano" per la "forte solidarietà espressa" dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre "che ci ha profondamente commossi" e ha chiesto "di continuare a sostenere con forza" Israele per la liberazione degli ostaggi. Il ministro dell'Istruzione Valditara è stato poi il primo a salire sul palco. L'ultimo intervento, invece, è assegnato a Matteo Salvini.
Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega ha iniziato dicendo: "È bello vedere una piazza libera, aperta, non militante, non di partito con tante bandiere di Israele, un Paese che ha diritto di esistere senza se e senza ma. L'obiettivo finale non può che essere due popoli e due Stati, che vivano vicini senza bunker e senza allarmi anti-aerei". Poi ha attaccato la contro-manifestazione che si svolgeva in parallelo, promosso da associazioni antifasciste e antirazziste per chiedere un cessate il fuoco a Gaza: "A qualche centinaio di metri c'è la manifestazione di cosiddetti antirazzisti e antifascisti che stanno attaccando Israele, dicendo ‘Stato fascista, Stato terrorista'. Gli ultimi fascisti rimasti solo quelli che stanno sfilando per Milano e che odiano Israele, nostalgici dell'odio e della paura. Chi strappa bandiere, chi semina odio, non ama la democrazia".
Salvini ha continuato parlando di Israele: "L'antisemitismo è un cancro, una cosa disgustosa. Il problema va affrontato con determinazione anche in casa nostra: nessuno spazio, nessun permesso, nessuna compassione per chi educa all'odio. Se siamo qua oggi è perché qualcuno il 7 ottobre ha ucciso centinaia di civili. Ma qualcuno da decenni tiene in ostaggio il popolo palestinese: su la testa Palestina, fuori Hamas dalla Palestina e dai contesti occidentali. Mi fanno schifo quelli che finanziano i terroristi, i seminatori di sangue". E ancora: "L'Iran quest'anno finora ha avuto il record di condanne a morte per impiccagione. È una barbarie, è incivile, è inumano. E vanno a fare le pulci a Israele".
Poi ha allargato il discorso al terrorismo: "Fortunatamente in Italia sono arrivati milioni di stranieri, che pagano le tasse, che portano rispetto. Sono integrati e sono i benvenuti. Il nostro nemico da scovare e combattere, con le leggi e con le parole, sono i terroristi. Il terrorismo islamico è la piaga di questo secolo. Qualcuno ha paura di usare questo aggettivo: islamico. Il nostro nemico non è l'Islam, è il fanatismo. In 68 Paesi islamici al mondo l'omosessualità è reato. A Gaza l'omosessualità prevede dieci anni di carcere. Questa piazza chiede il rispetto dei diritti civili".
Il dialogo tra Israele e "i Paesi arabi più emancipati", ha detto Salvini, "è iniziato con Donald Trump, bisogna fare nomi e cognomi. Ma il sangue di queste settimane vuole chiudere questo dialogo". Poi ha concluso tornando allo slogan della manifestazione: "Dopo l'annuncio della manifestazione molti ci hanno detto di non farla: ‘Restate a casa, dovete avere paura'. La paura è la prima vittoria dei terroristi. Ma noi non abbiamo paura".