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La Lega contraria alla riforma della cittadinanza avverte Forza Italia: “Non vada dietro alla sinistra”

La riforma della legge sulla cittadinanza continua a spaccare la maggioranza, ma da Forza Italia smentiscono i retroscena sulle tensioni. Lo ius scholae non è nell’agenda di governo, dicono dal partito di Silvio Berlusconi, ed è perfettamente normale che ci siano sensibilità diverse. Ma dalla Lega avvertono: “Non vadano dietro alla sinistra, voteremo contro qualsiasi proposta”.
A cura di Annalisa Girardi
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La riforma della legge sulla cittadinanza continua a pesare sull'unità della maggioranza. Mentre Forza Italia ribadisce la sua apertura allo ius scholae, la Lega incrocia le braccia e ripete di non avere alcuna intenzione di cambiare le regole su come si diventa italiani. Ieri Matteo Salvini ha incontrato Giorgia Meloni mentre si trovavano entrambi in Puglia per qualche giorno di vacanza ed è probabile che i due abbiano parlato anche delle tensioni degli ultimi giorni. Non la pensa così Antonio Tajani, che in un'intervista con il Corriere della Sera ha escluso il fronte comune tra Carroccio e Fratelli d'Italia in chiave anti-azzurra: "È un incontro conviviale, erano entrambi in Puglia e si sono visti, ci sono le famiglie, gli amici… Si fanno troppi retroscena su cose assolutamente normali", ha detto, precisando che la questione della cittadinanza "non è un tema dell'agenda di governo e non c'è nulla di male nell'avere posizioni diverse su alcuni argomenti tra partiti che pure sono alleati e leali".

Secondo il ministro degli Esteri, per dirla con le sue parole, le differenze nella maggioranza sullo ius scholae non sono una debolezza, ma una "forza" in quanto così "si allarga il campo dei potenziali elettori". Il segretario di Forza Italia, però, smentisce le ricostruzioni che vogliono il suo partito "a traino della sinistra" e pronto a fare "inciuci" con altre forze politiche. "Tutto quello che pensiamo lo diciamo, ci muoviamo alla luce del sole. Sullo ius scholae la nostra posizione è la stessa da molto tempo. Berlusconi era favorevole, e a destra non era un tabù. Ora le priorità del Paese sono altre. Ma discuteremo proposte equilibrate prima di tutto con i nostri alleati, poi se altri vogliono collaborare e aggiungersi, ben vengano. Nessuno può dire all'altro ‘non devi parlare di questi temi o fai un favore alla sinistra': non prendiamo lezioni su come ci si oppone alla sinistra e non rinunciamo ai nostri principi", ha concluso Tajani.

La Lega sbarra la strada alla riforma della cittadinanza

Un chiaro riferimento a quanto affermato ieri dal sottosegretario leghista agli Interni, Nicola Molteni, che ad Affaritaliani.it aveva accusato la sinistra di fare solo propaganda sulla cittadinanza – non avendo però mai avuto il coraggio di cambiare la normativa, né tantomeno di cancellare la Bossi-Fini o il reato di immigrazione clandestina – e aveva ammonito gli alleati di centrodestra: "Sulla cittadinanza a sinistra si sono consumati drammi e divisioni, eviti pertanto il centrodestra di dare sponde a una sinistra che sull'immigrazione vuole cancellare i confini, aprire all'accoglienza illimitata e indiscriminata, abolire il reato di immigrazione clandestina, sostenere e favorire Ong straniere".

Poi un altro avvertimento: "Lo ripeto, la Lega ha bloccato lo ius soli e le varie declinazioni di ius soli mascherate con il governo Draghi, ora bloccherà eventuali altri colpi di mano. La cittadinanza facile e veloce, allargata ed estesa che vuole la sinistra rischia di essere il grimaldello per attrarre nuova immigrazione irregolare e non qualificata". Insomma, la Lega non voterà a favore di qualsiasi riforma della cittadinanza, sia che vada nel senso dello ius soli, sia in quello dello ius scholae.

Il centrosinistra, del resto, non ha mai nascosto che l'obiettivo finale debba essere una legge per cui chi nasce in Italia è a tutti gli effetti un cittadino italiano, per cui l'approvazione di una normativa basata sullo ius scholae o ius culturae non sarebbe che un primo passo.

Forza Italia a favore dello ius scholae, ma dice no allo ius soli

Sullo ius soli lo stesso Tajani aveva messo in chiaro – appena si era riaperto il dibattito – di non essere favorevole e ora anche il portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi, chiarisce la posizione del partito in un'intervista con La Repubblica: "La proposta dello ius scholae è datata tre anni fa e veniva proprio dal fondatore del nostro partito, Silvio Berlusconi. In particolare Berlusconi era favorevole ai due cicli scolastici per ottenere la cittadinanza e il tutto legato al tema del buon comportamento (…) Voglio chiarire una cosa, la storia dell'apertura di Forza Italia al Pd è una panzana. Loro sono per lo ius soli e noi siamo contrari".

Nevi sottolinea anche come le priorità dell'agenda di governo siano altre, precisando però che se dovesse arrivare una proposta in Parlamento sulla riforma della cittadinanza, Forza Italia è pronta a fare la sua parte. A patto che questa riguardi lo ius scholae, appunto, e non lo ius soli: "Stiamo già lavorando a una nostra proposta e ne parleremo con gli alleati. Pensiamo che ci sia la possibilità di migliorare la già buona legge attuale sulla cittadinanza e legarla alla formazione: senza automatismi, ma come premio e coronamento di un percorso di integrazione". 

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