La Lega contraddice Meloni sulla guerra in Ucraina: “Quali sarebbero le armi difensive da inviare?”
La Lega si scaglia contro la premier Giorgia Meloni. Il motivo ancora una volta sono le posizioni che i due partiti alleati portano avanti sulla guerra in Ucraina e sull'invio di armi a Kiev.
"Quali sarebbero le armi difensive inviate all'Ucraina? I missili sono armi difensive? Io sono contrario all'invio di ogni tipo di arma perché, dal mio punto di vista, un missile non è un'arma difensiva", ha detto il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, contattato da LaPresse, commentando quanto detto a margine del vertice Nato dalla premier Giorgia Meloni, che si è detta fiera di avere inviato sistemi per la difesa antiaerea all'Ucraina.
Zelensky ha chiesto all'Alleanza di togliere i limiti nell'uso dei missili antiaerei in Ucraina contro gli attacchi russi. La presidente del Consiglio, parlando con i giornalisti a Washington al termine del summit dei leader della Nato, interpellata sulla richiesta del presidente ucraino, ha ricordato che in ogni guerra c'è un aggressore e un aggredito. "Il lavoro dell'Italia racconta quello che va fatto, perché noi ci siamo concentrati sui sistemi di difesa antiaerea: alcuni dicono che continuare ad inviare armi a Kiev alimenta il conflitto, ma dipende da cosa si invia", ha spiegato, aggiungendo che senza i sistemi di difesa gli attacchi missilistici russi avrebbero colpito molte più persone. "Noi facciamo un lavoro di difesa, che è quello principale perché difende la popolazione civile senza il rischio di una escalation".
A Meloni è stato domandato fino a quando tollererà le posizioni divergenti espresse da Matteo Salvini sull’invio di armi a Kiev: "La maggioranza è sempre molto compatta su queste materie, la linea seguita per tutto il mondo è chiara", ha risposto la premier.
Eppure la diversità di vedute è quello che emerge dalle parole di Crippa: "Io sono contro l'invio di ogni tipo di armi all'Ucraina perché sono favorevole a un processo negoziale che deve avere come unico scopo la pace. Finché inviamo armi è chiaro che alimentiamo guerre e finché alimentiamo guerre contribuiamo alla morte di persone sia della Russia sia dell'Ucraina".