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La Lega ci riprova e presenta un emendamento sul terzo mandato per i governatori

La Lega non si arrende e deposita in Senato un emendamento al decreto Elezioni sul terzo mandato per i presidenti di Regione. Si tratta dello stesso emendamento che era stato bocciato dalla commissione Affari costituzionali. Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno annunciato che voteranno contro anche questa volta.
A cura di Annalisa Girardi
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L'aveva detto e così è stato:  la Lega non si arrende sul terzo mandato e deposita in Senato un emendamento al decreto Elezioni per permettere ai presidenti di Regione di candidarsi anche dopo due mandati. Si tratta dello stesso emendamento che era stato bocciato dalla commissione Affari costituzionali, su cui il resto della maggioranza non aveva nascosto la propria contrarietà. "La Lega presenterà l'emendamento sul terzo mandato al dl Elezioni anche in Aula. Sono i territori a chiederci di portare avanti questa battaglia di democrazia. È giusto dare ai cittadini la possibilità di poter scegliere liberamente chi votare. A maggior ragione se si tratta di un candidato uscente che ha ben governato", ha annunciato il capogruppo leghista a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo.

"Qualora la Lega non ritirasse l'emendamento, cosa che auspichiamo, Fratelli d'Italia voterà contro", ha fatto sapere Raffaele Speranzon, esponente del partito di Giorgia Meloni. Sempre Romeo, però, ha detto che il Carroccio non ha alcuna intenzione di fare pass indietro. Speranzon, da parte sua, ha aggiunto: "Loro sanno benissimo l'esito negativo di questa battaglia, ma evidentemente vogliono piantare una bandierina per gestire le pressioni interne alla Lega in Veneto. Per loro è giusto aumentare il limite dei mandati? Per noi no. Tutti qui. Il Parlamento è sovrano ed in Aula si deciderà. Poi, finita questa breve distrazione su un tema che impatta sul futuro di tre o quattro persone in Italia, torneremo compatti a lavorare sulle riforme che interessano a tutti gli italiani".

Anche il capogruppo di Forza Italia in Senato, Maurizio Gasparri, ha annunciato voto contrario: "Non cambiamo posizione. Noi siamo contrari e votiamo contro. on c'è nulla di scandaloso, ognuno ha la sua posizione. Non credo proprio che l'emendamento passerà ma non ci saranno tragedie. Il governo non si fonda su questo tema che francamente non mi preoccupa più di tanto. Ne abbiamo anche parlato con Romeo, i rapporti sono cordiali. È lecito avere posizioni diverse, ma non è un argomento che possa assolutamente turbare i rapporti all'interno della maggioranza", ha detto.

Anche il neo rieletto governatore in Abruzzo, Marco Marsilio (FdI), è intervenuto sull'argomento: "Sul terzo mandato per i governatori di Regione registro che ci sono posizioni diverse non solo nel centrodestra ma anche del centrosinistra e negli stessi partiti. I sindaci del Pd e alcuni governatori vogliono il terzo mandato, il loro partito invece è contrario. Posso immaginare che anche fra i sindaci di Fratelli d'Italia e Forza Italia ce ne siano a favore nonostante i partiti si siano espressi su un voto contrario. Ci sono buone ragioni per sostenere sia l'una che l'altra tesi e non ne faccio una battaglia di religione".

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