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La Lega al Parlamento Ue vota contro gli Eurobond: “Fake news del M5s, mai stati a favore”

Ieri la Lega di Salvini ha votato contro un emendamento dei Verdi europei che chiedeva l’introduzione dei Coronabond, da istituire nel pacchetto UE per rispondere alla crisi economica determinata dalla pandemia. Gli europarlamentari leghisti: “Noi non siamo mai stati a favore dello strumento Coronabond, che corrisponderebbe alla totale cessione di sovranità allUe. Chiediamo un ruolo più attivo della Bce”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il voto di ieri al Parlamento Ue ha mostrato la reale posizione della Lega in materia di Eurobond. Sebbene Matteo Salvini attacchi quotidianamente il governo Conte, puntando il dito contro la possibilità che l'Italia acceda al Mes – anche nel caso in cui si decida di usufruire dei 37 miliardi per finanziare la Sanità, sui quali non ci sarebbero condizionalità, secondo l'accordo raggiunto dall'Eurogruppo – la Lega a Bruxelles ha votato contro l'emendamento numero 43 dei Verdi, che proponeva proprio l'introduzione dei Coronabond nel pacchetto di misure per fronteggiare l'emergenza coronavirus, con i quali si punta a condividere il debito futuro degli Stati membri.

L'emendamento a una risoluzione sulla risposta dell'Ue alla pandemia recitava: "Per preservare la coesione dell'Ue e l'integrità della sua unione monetaria, una quota sostanziale del debito che sarà emesso per combattere le conseguenze della crisi del Covid-19 dovrà essere mutualizzato a livello Ue". La proposta dei Verdi europei non è passata (326 voti contrari, 282 a favore e 74 astenuti) proprio a causa dei mancati voti di Lega e Forza Italia: tra i voti contrari, c'erano appunto quelli degli azzurri e quelli degli esponenti del Carroccio.

Come si legge nella lista dei voti nominali del Parlamento Ue (pagina 51) i voti contrari sono stati quelli di Matteo Adinolfi, Simona Baldassarre, Alessandra Basso, Mara Bizzotto, Anna Bonfrisco, Paolo Borchia, Marco Campomenosi, Andrea Caroppo, Massimo Casanova, Susanna Ceccardi, Angelo Ciocca, Rosanna Conte, Gianantonio Da Re, Francesca Donato, Marco Dreosto, Gianna Gancia, Danilo Oscar Lancini, Elena Lizzi, Alessandro Panza, Luisa Regimenti, Antonio Maria Rinaldi, Silvia Sardone, Vincenzo Sofo, Annalisa Tardino, Isabella Tovaglieri, Lucia Vuolo, Stefania Zambelli e Marco Zanni, che fanno parte del gruppo Identità e democrazia (Id), fondato da Matteo Salvini e Marine Le Pen. Per quanto riguarda Forza Italia hanno votato contro Silvio Berlusconi, Salvatore De Meo, Fulvio Martusciello, Giuseppe Milazzo, Aldo Patriciello, Massimiliano Salini e il vicepreseidente del partito Antonio Tajani.

Gli europarlamentari di Fratelli d'Italia, Sergio Berlato, Carlo Fidanza, Pietro Fiocchi, Raffaele Fitto, Nicola Procaccini e Raffaele Stancanelli, hanno invece votato a favore dell'emendamento dei Verdi. Le delegazioni del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico hanno invece votato a favore, mentre quella di Italia Viva si è astenuta.

M5s vota contro l'introduzione del Recovery Fund

Ma gli eurodeputati pentastellati hanno votato contro il paragrafo 17 della risoluzione sulla risposta dell'Ue alla crisi, che chiedeva, su proposta della Francia, la creazione del Recovery Fund garantito dal bilancio comunitario, cioè il fondo comune dell'Ue che dovrebbe finanziare la ripresa economica dell'Europa e quindi anche dell'Italia. Il testo del paragrafo 17 della risoluzione, che è comunque passato con larga maggioranza, chiede alla Commissione "un pacchetto massiccio per la ripresa e la ricostruzione di investimenti per sostenere l'economia europea dopo la crisi, aldilà di ciò che il Mes, la Bei e la Bce stanno già facendo". Qui la Lega si è invece astenuta.

Verdi e M5s contro la Lega

"Ieri al Parlamento Europeo è andata in scena la fiera dell’assurdo che ha danneggiato e sbeffeggiato l'Italia – ha commentato Angelo Bonelli, coordinatore nazionale di Verdi – La Lega di Salvini ha detto ‘No' a un emendamento dei Verdi europei che chiedeva l’introduzione dei Coronabond, da istituire nel pacchetto UE per rispondere alla crisi economica determinata dalla pandemia, votando insieme a quelle forze sovraniste e di destra che attaccano sistematicamente il nostro Paese. I campioni salviniani di patriottismo, da Rinaldi alla Donato, l’europarlamentare che ha fracassato le orecchie di tutti con un corteo a suon di clacson per protestare contro l’Europa, hanno votato sostenendo le posizioni del governo olandese e dei sovranisti, ovvero niente coronabond e niente mutualizzazione del debito causato dalla crisi da coronavirus: questi sono falsi patrioti, che in Italia fingono di difendere il nostro Paese ma fuori confine si alleano con i nemici dell’Italia".

"C’è un’altra incredibile e assurda votazione che dobbiamo denunciare – ha aggiunto – il cui protagonista è la forza politica più importante della maggioranza di governo del nostro Paese: il M5S, che ha votato contro l’introduzione del Recovery Fund, vale a dire il fondo comune dell’UE che dovrebbe finanziare la ripresa economica dell’Europa e quindi anche dell’Italia. Se la posizione del M5S e del governo è quella del ‘No' anche al Recovery Fund proposto dalla Francia, dopo il ‘No' anche al MES senza condizioni per finanziare la sanità, come pensano di sostenere finanziariamente la ripresa economica del Paese?", ha domandato Bonelli.

"Matteo Salvini il 9 aprile, ospite di Porta a Porta, affermava che gli Eurobond erano l'unica richiesta italiana in Europa e attaccava il governo perché nelle conclusioni dell’Eurogruppo non c’erano. ‘Nisba' si può dirlo alla sua coerenza. Con il voto contrario agli Eurobond dei suoi europarlamentari – voto determinante per la bocciatura dell’emendamento – adesso sono la Lega e Salvini a votare contro l’Italia e le sue richieste in Europa. Sono una vergogna nazionale e lo dimostrano ancora una volta. La verità è che, anziché tutelare gli interessi italiani nel mondo, la Lega si schiera sempre dalla parte dei suoi amici sovranisti, alfieri dell’austerity e campioni dell’egoismo. Pur di andare contro l’Italia non ci sorprenderebbe se segretamente la Lega facesse anche il tifo per il MES, votato del resto nel 2011 in Europa dal loro governo Berlusconi", ha detto in una nota l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Dino Giarrusso.

La replica della Lega

"Ancora una volta, vergognosa strumentalizzazione dal M5s che, per distogliere l'attenzione dalle disastrose scelte del governo Conte in Italia e in Europa, se la prende con la Lega. L'accusa sarebbe quella di aver votato contro l'emendamento dei Verdi al Parlamento Ue sugli Eurobond: rivendichiamo che noi, a differenza del M5s e di Conte che cambiano ogni settimana idea sull'argomento, non siamo mai stati a favore dello strumento Coronabond, che corrisponderebbe alla totale cessione di sovranità allUe. Anzi, indichiamo sin dal principio la proposta più semplice, ovvero un ruolo più attivo da vero prestatore di ultima istanza della Bce per comprare Btp".

"Una proposta che M5s e Pd, sostenitori della Von der Leyen, della Lagarde e sempre più inginocchiati al volere di Bruxelles e Berlino, colpevolmente non hanno mai voluto discutere, troppo impegnati a inseguire soluzioni inutili e dannose per gli italiani: Eurobond significa eurotasse, rinunciare alla sovranità fiscale, consegnare le chiavi di casa a Germania e Troika". Lo affermano in una nota gli europarlamentari della Lega Marco Zanni, presidente gruppo Identità e democrazia (Id), e Marco Campomenosi, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo.

"Inoltre, che il sottosegretario Di Stefano e il vice presidente del Parlamento europeo Castaldo accusino la Lega di aver affossato la loro soluzione con voto negativo a un emendamento di una risoluzione non legislativa, in unistituzione che non ha potere di iniziativa legislativa, è a dir poco ridicolo ed evidenzia la loro preoccupante impreparazione. Dovevano dimostrarsi credibili sui tavoli internazionali ma nelle discussioni che contano, in Eurogruppo e Consiglio Ue, prendono solo schiaffi, dimostrando tutta la loro incapacità. Spieghino agli italiani perché loro, dopo che Conte è andato in Europa a chiedere Qfp più ampio e recovery fund, ieri hanno votato proprio contro a questo", hanno concluso i leghisti.

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