La Lega accelera sulla castrazione chimica per stupratori e pedofili: “Pronto l’emendamento”
La Lega vuole approvare la castrazione chimica per stupratori e pedofili, e vuole farlo in fretta. Non basta la proposta di legge rilanciata recentemente da Matteo Salvini e depositata all'inizio della scorsa legislatura da alcuni deputati del Carroccio, la Lega vuole che la misura entri in vigore il prima possibile. L'occasione utile è il disegno di legge sulle carceri a cui sta lavorando il governo, che arriverà in Consiglio dei ministri a settembre e dovrà passare poi alla prova dell'Aula. Lì, la Lega si aspetta di poter inserire un emendamento al testo che introduca la castrazione chimica. Nulla di diverso da quanto scritto nella proposta di legge a prima firma Molteni: il trattamento sarebbe riservato ai condannati per stupro e pedofilia e scatterebbe in automatico in caso di recidiva, altrimenti a decidere sarebbe il giudice.
"Quando il disegno di legge Nordio-Piantedosi-Roccella arriverà alla Camera, proporremo la castrazione chimica come emendamento della Lega o del governo, se ci sarà condivisione – ha detto il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari – È una soluzione rivolta a chi reitera il reato e ha dei problemi. Sarebbe solamente su base volontaria per chi si vuole curare". Nel testo presentato alla Camera, però, non c'è alcuna base volontaria. La decisione è del giudice e sarebbe automatica in alcuni casi.
La Lega è tornata a parlare della castrazione chimica dopo lo stupro di gruppo di Palermo. Al di là del posizionamento politico della Lega, però, non sembra esserci ancora un accordo nella maggioranza sulla questione. Lo stesso Ostellari ha ammesso che non c'è stato ancora un confronto con gli altri partiti di centrodestra, ma che "intanto la Lega mette a disposizione la proposta". Il testo arriverà in Consiglio dei ministri entro la metà di settembre e lì si vedrà se la Lega fa sul serio.