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Elezioni europee 2024

La giravolta di Meloni in Ue: Fdi vota con Pd la nuova Commissione, ma a luglio giurava: “Mai con la sinistra”

La premier Meloni aveva promesso che non sarebbe mai stata nella stessa maggioranza del centrosinistra, né a Roma né a Bruxelles, a sostegno di Ursula von der Leyen. Oggi però ha smentito se stessa, e Fdi ha votato a sostegno della nuova Commissione a guida Ursula von der Leyen, insieme alla delegazione del Pd.
A cura di Annalisa Cangemi
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Oggi nasce formalmente la nuova Commissione europea di Ursula von der Leyen, che ha ottenuto solo 370 voti favorevoli, solo 10 più della maggioranza assoluta, 282 no e 36 astenuti. Il consenso di oggi è stato molto più basso rispetto a quello ottenuto per la sua nomina luglio. In quel caso infatti la leader tedesca aveva incassato 401 sì. Quello ottenuto per il bis è il  peggior risultato per una Commissione nella storia europea.

Per la nuova squadra di von der Leyen hanno votato 52 eurodeputati italiani su 75. Hanno votato no 23 europarlamentari: i due indipendenti del Pd, Cecilia Strada e Marco Tarquinio, e anche i 10 italiani di Left di Sinistra italiana e M5s, i 3 Verdi, Leoluca Orlando, Benedetta Scuderi e Ignazio Marino e gli 8 eurodeputati della Lega nel gruppo dei Patrioti, Borchia, Ceccardi, Cisint, Sardone, Patriciello, Stancanelli, Tovaglieri, Vannacci.

Tra i sì c'è la delegazione di Fratelli d'Italia del gruppo Ecr, che è rimasta compatta (anche se nel gruppo dei Conservatori i polacchi del Pis hanno votato contro, così come altri quattro eurodeputati, l'olandese Ruissen ha votato contro, così come il danese Storm, il bulgaro Valchev e il ceco Vondra).

In pratica Fdi ha votato come la maggior parte del gruppo dei socialisti (90 sì, 25 no e 18 astenuti), e ha scelto di appoggiare la nuova Commissione, dopo il segnale positivo arrivato da Ursula von der Leyen sulla nomina di Raffaele Fitto, eletto commissario europeo e vicepresidente della Commissione Ue. È vero chela delegazione del Pd ha assicurato che sostanzialmente il suo è un sì con riserva, perché vigilerà sull'orientamento e sulle mosse della nuova Commissione. Ma il risultato di oggi parla chiaro: Fdi si è trovato dalla stessa parte del centrosinistra, una svolta che sembrava impensabile fino a qualche mese fa, stando alle dichiarazioni di Giorgia Meloni.

Solo quest'estate, in un post che è stato rilanciato oggi dal leader del M5s Giuseppe Conte, Fratelli d'Italia diffondeva una card con la foto di Giorgia Meloni, e la scritta: "In Italia come in Europa, mai con la sinistra". Nel post del partito di Meloni, datato 18 luglio 2024, si aggiungeva: "Fratelli d'Italia non potrà mai far parte di una maggioranza con socialisti e verdi: ‘Mai con la sinistra. Lo abbiamo sempre detto e così è stato', si prometteva nel post sui social.

Le reazioni alla giravolta di Meloni

"Post invecchiato malissimo – ha scritto il leader del M5s Giuseppe Conte – Meloni aveva detto ‘mai con la sinistra a Roma e a Bruxelles' e invece oggi ha votato con il centrosinistra a favore della Commissione Von der Leyen. Ha tradito gli elettori. Il M5s mantiene l’impegno solenne preso alle elezioni: abbiamo votato NO a questa Commissione europea, che punta sugli investimenti in armi anziché sulle emergenze di persone e imprese con l’acqua alla gola. Per chi non vuole capire: questo vuol dire essere progressisti, essere indipendenti".

"Quello che è successo oggi ha dell'incredibile", ha scritto su Instagram il presidente del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte, rilanciando un video in cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, diceva: "Con la sinistra non ci posso stare, né in Italia, né in Europa, né da nessuna parte, quando noi diciamo mai con la sinistra vale a Roma e vale a Bruxelles".

"E invece Meloni si smentisce e oggi ha votato con il centrosinistra per la Commissione von der Leyen – fa notare Conte – Il risultato? Più armi, più tagli alla sanità, ai cittadini, alle imprese. Il Movimento Cinque Stelle ha votato contro, noi abbiamo una sola parola: rispettiamo gli impegni dei cittadini, rispettiamo le indicazioni che ci vengono dalla nostra costituente, con noi votando noi oggi avete la garanzia che quel che abbiamo detto ieri in campagna elettorale viene rispettato oggi, domani, sempre, a Bruxelles e in tutti i consessi internazionali. Questo significa essere progressisti indipendenti, essere sempre coerenti con gli impegni presi, fare sempre il bene dei cittadini, senza nessuno sconto".

"Oggi si è votata la Commissione europea e Giorgia Meloni, detta anche ‘Inversione a U', non ci ha deluso neanche questa volta", ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera in un video pubblicato su Facebook. "Solo a maggio scorso diceva: ‘Con la sinistra non ci posso stare, né in Italia né in Europa né da nessuna parte. Sono due modelli alternativi l'uno all'altro…Se io e la sinistra proviamo a lavorare insieme, siccome diciamo il contrario su molte cose, alla fine dobbiamo sempre lavorare per compromessi. E i compromessi si fanno al ribasso…Gli altri faranno la loro maggioranza e io non ne farò parte al Parlamento europeo'. Giorgia Meloni si è smentita anche questa volta: 370 voti per Von der Leyen. Ovvero, Ppe, liberali, il partito di Giorgia Meloni e, udite udite, i socialisti. Una nuova maggioranza è stata messa in campo e dentro c'è la sinistra e c'è Giorgia Meloni. Grazie Meloni per aver confermato chi sei".

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