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La Gdf trova 11mila euro in contanti a casa di Penati. Ma lui: “Soldi miei”

Nel corso di una perquisizione nell’appartamento di Penati, gli uomini della Guardia di Finanza hanno trovato 11mila euro in contanti, oltre a una “Bmw serie 5” e una moto di grossa cilindrata. Ma Penati spiega che non c’è nulla di illecito.
A cura di Alfonso Biondi
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Penati

Dopo la lista coi nomi in codici dei beneficiari e delle presunte tangenti, altre nubi si addensano minacciosamente sul capo di Filippo Penati, ex vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia accusato di corruzione e concussione in un'indagine su un giro di tangenti. Nel corso di una perquisizione a casa sua dello scorso 20 luglio, gli uomini della Guardia di Finanza hanno infatti trovato 11mila euro in contanti. A riferirlo il quotidiano La Repubblica che cita i verbali della Gdf di Milano. Il denaro sarebbe stato trovato in 3 stanze distinte. I militari hanno attuato le procedure del caso, fotocopiando tutte le 66 banconote che costituivano l'intero ammontare: nello specifico 17 banconote da 500 euro, 1 da 100 e 48 da 50.

Nel corso della perquisizione è saltata fuori anche anche una cartellina azzurra, poi sequestrata, dal titolo "Trasporti Sesto". Nel piccolo dossier, come annotato dalla Gdf, sono presenti "la rassegna stampa e i comunicati stampa inerenti la linea 712 Sesto-Cinisello e il contenzioso della Caronte srl": in sostanza si tratta delle prime denunce di Piero Di Caterina, dg della Caronte, l'uomo da cui sono partite a raffica accuse nei confronti di Penati.

Nel garage di Penati erano parcheggiate una moto di grossa cilindrata, intestata allo stesso Penati e una "Bmw serie 5", intestata a una società finanziaria di San Donato Milanese. Rivenuta anche la chiave di una cassetta di sicurezza di una banca milanese che, a seguito di un controllo effettuato, non ha fatto registrare nulla di sospetto.

LA REPLICA DI PENATI- A seguito dell'articolo pubblicato da La Repubblica, l'ex vicepresidente del consiglio regionale lombardo ha diffuso una nota nella quale spiega che "le somme in contanti ritrovate non erano in diversi posti ma nella mia camera da letto e sono riferibili alle mie disponibilità e non riconducibili a fatti che mi sono contestati vecchi di 12 anni fa. Tengo quel denaro a disposizione per i miei viaggi in Italia all'estero". Riguardo alla Bmw serie 5, Penati parla di un'auto vecchia di cinque anni che "non era in garage ma in strada ed è intestata a una società finanziaria di San Donato Milanese, in quanto questa è la società di leasing della stessa Bmw"; la moto, invece, l'avrebbe comprata usata. Penati ha poi ribadito la sua totale estraneità ai fatti a lui contestati.

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