video suggerito
video suggerito

La Francia prova a chiudere la polemica con l’Italia: “Lavoriamo insieme a distribuzione migranti”

Il portavoce del governo francese ha detto che il ministro Darmanin non voleva “ostracizzare l’Italia”. Anche Tajani calma le acque: “L’Italia non si fa offendere da nessuno, ora andiamo avanti, non vogliamo interrompere le relazioni con la Francia”.
A cura di Luca Pons
48 CONDIVISIONI
Immagine

Il ministro francese Darmanin, quando ha affermato che il governo Meloni non è in grado di gestire i flussi migratori come aveva promesso in campagna elettorale, "non aveva alcuna intenzione di ostracizzare l'Italia". Con queste parole ha cercato di calmare le acque Olivier Veran, portavoce del governo francese che ieri è stato al centro di un nuovo scontro diplomatico con l'esecutivo di Giorgia Meloni. Le parole di Darmanin, infatti, hanno portato alla cancellazione della visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani a Parigi, e nella giornata di ieri sono seguite reazioni dure da parte di diversi esponenti del governo italiano.

Oggi, quindi, il portavoce Veran ha fatto la prima mossa per cercare di ricucire lo strappo diplomatici: "Gli italiani fanno le loro scelte e vogliono che li si lasci fare le loro scelte", e questo "ci sta bene, perché non abbiamo intenzione di fare altrimenti". Veran ha anche riconosciuto che l'Italia "ammette molti, la maggior parte dei barconi" e che "quindi lavoriamo sistematicamente con gli italiani per le regole di distribuzione".

Tajani: "Direzione giusta, spero la polemica si chiuda presto"

Parole accolte positivamente da Tajani: "Vanno nella direzione di chi ha compreso di aver commesso un errore grave, di aver offeso il governo italiano", ha detto il ministro a Rai News 24. "Non siamo un governo di estrema destra. Mi auguro che siano solo le parole di un ministro in campagna elettorale. Noi non abbiamo nessuna voglia di interrompere le relazioni con la Francia, mi auguro che si possa concludere presto questa polemica e le parole del portavoce del governo francese vanno nella direzione giusta. Il messaggio è chiaro: l'Italia non si fa offendere da nessuno, ma ora andiamo avanti".

Anche Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri, in mattinata aveva commentato le tensioni tra Italia e Francia affermando: "Ci sono problemi comuni che devono essere affrontati in modo comune, quindi sono sicuro che queste difficoltà saranno superate".

L'incidente diplomatico sui giornali francesi

In Francia, l'incidente diplomatico ha occupato le pagine di diversi quotidiani. Libération ha riportato un retroscena secondo cui l'entourage della ministra degli Esteri Catherine Colonna (che ieri avrebbe dovuto incontrare Tajani) sarebbe stato "furioso" nei confronti di Darmanin per lo screzio nei confronti dell'Italia.

Un diplomatico avrebbe detto invece a Les Echos, giornale economico-finanziario, che lo scontro sull'immigrazione è "una nuova prova che le relazioni tra Francia e Italia sono un motore a combustione" che per il momento si è fermato. Il giornale ha anche scritto che le parole di Darmanin hanno dato al "governo nazionalista di Giorgia Meloni" una nuova occasione per "soffiare sulle braci della francofobia latente in gran parte della sua opinione pubblica", senza collocare le dichiarazioni del ministro "nel contesto in cui sono state pronunciate".

Per Le Monde, la polemica è frutto soprattutto di "considerazioni di politica interna" da entrambi i lati: "Da parte francese, i parallelismi tra Marine Le Pen e Giorgia Meloni sembrano essere al centro delle preoccupazioni di un ministro che porta avanti una linea di fermezza sull'immigrazione di fronte all'estrema destra. Da parte italiana, Giorgia Meloni è spinta a irrigidire ulteriormente la sua posizione sulla questione per non essere in competizione con la Lega, partner di coalizione a volte indisciplinato".

Ieri, comunque, anche altri esponenti del governo francese hanno tentato di chiudere la polemica. Il ministro dell'Istruzione, Papa Ndiaye, ha affermato a France Info che "la Francia non deve delle scuse, ma deve riallacciare i fili di un dialogo sereno". Sul canale di news Bfm Tv, il ministro del Bilancio Gabriel Attal ha detto che "molto presto questo incidente sarà alle nostre spalle, perché la Francia ha troppo bisogno dell'Italia e l'Italia ha troppo bisogno della Francia".

48 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views