La Francia non accoglierà i migranti arrivati a Lampedusa, dice il ministro Darmanin
La Francia non accoglierà i migranti che sono arrivati a Lampedusa negli ultimi giorni. Lo ha messo in chiaro il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, oggi in visita a Roma e intervistato da Radio Europe1 prima della partenza. "No, la Francia non si sta apprestando ad accogliere questi migranti. Vogliamo aiutare l'Italia a controllare le sue frontiere per impedire alle persone di arrivare. Ma sarebbe un errore di giudizio considerare che i migranti, siccome arrivano in Europa, devono subito essere ripartiti in tutta Europa e in Francia, che fa ampiamente la sua parte".
Il riferimento è ai dati dell'Agenzia Ue per l'Asilo, secondo cui la Francia è il terzo Paese europeo per numero di richieste d'asilo, preceduta solamente da Spagna e – al primo posto – Germania. "La situazione a Lampedusa sta diventando molto difficile. Per questo stiamo aiutando i nostri amici italiani. Ma non possiamo dare il messaggio alle persone che arrivano sulle nostre coste che, qualunque cosa accada, saranno accolte nei nostri Paesi. Sono accolti solo se rispettano le regole dell'asilo. Se si tratta di immigrazione clandestina, no, la Francia non può accoglierli", ha aggiunto il ministro francese.
Del resto, anche Giorgia Meloni in conferenza stampa da Lampedusa al fianco di Ursula von der Leyen, ha sottolineato che la redistribuzione dei migranti che arrivano sulle nostre coste non sia la soluzione, ma che sia necessario intervenire per fermare le partenze.
"Se ci sono richiedenti asilo che hanno i motivi legali per chiederlo, che sono perseguitati per motivi politici, sono rifugiati, la Francia, come ha sempre fatto, può accogliere queste persone. Ma nel 60% dei casi vengono da Paesi come la Costa d'Avorio, la Guinea, il Gambia, non ci sono problemi umanitari", ha proseguito Darmanin, ribadendo che la Francia non ha intenzione di accogliere queste persone.
Intanto, dopo la visita della presidente della Commissione europea a Lampedusa insieme a quella del Consiglio italiano, anche la Germania ha commentato la situazione. La ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser, ha affermato di sostenere i piano di von der Leyen, secondo cui va aumentata la sorveglianza aerea e marittima delle frontiere esterne dell'Unione europea: "Non possiamo fare altro, in caso contrario non sarà possibile tenere sotto controllo la situazione migratoria", ha detto parlando all'emittente Ard.