La Francia espellerà 44 dei migranti arrivati a Tolone con la Ocean Viking
Dei 243 migranti a bordo della Ocean Viking, arrivati la scorsa settimana a Tolone in Francia, 44 saranno espulsi e riportati nei loro Paesi di origine. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Interno Gerald Darmanin. Il ministro francese è intervenuto al Parlamento durante un question time e ha detto che è stata respinta la domanda di "almeno 44" migranti, che quindi "saranno espulsi verso il loro paese di origine non appena il loro stato di salute" lo consentirà. Lo studio dei dossier di ognuno dei migranti, ha aggiunto Darmanin, sarebbe però "ancora in corso".
Il caso della Ocean Viking ha creato un vero e proprio scontro tra Roma e Parigi, tanto che la Commissione europea ha convocato per questa settimana (anche se non è ancora chiaro il giorno) un vertice straordinario dei ministri dell'Interno, per fare il punto sulla gestione dei flussi migratori. Ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles per il Consiglio europeo Affari esteri, ha ribadito che il governo italiano non voleva creare una polemica con la Francia, ma voleva porre il problema di una soluzione comunitaria. "Io penso che la crisi con la Francia è già rientrata" e alle prossime riunioni in Ue "non ci sarà alcuna difficoltà per l'Italia". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, anche lui a Bruxelles per il Consiglio Ue Affari esteri, commentando con i giornalisti lo scontro con Parigi.
Nel frattempo, è prevista per domani, un'informativa in Parlamento del ministro Matteo Piantedosi sulla strategia del governo italiano in merito . Il quale ha convocato oggi al Viminale tutti i capigruppo di maggioranza per ribadire che l'obiettivo non sia quello dello scontro diplomatico con la Francia, ma la gestione a livello comunitario degli arrivi. Ad ogni modo, secondo quanto riportano le agenzie di stampa, Piantedosi avrebbe anche ribadito che l'incidente con Parigi non sia stato provocato dall'Italia.
Infine, Piantedosi avrebbe anticipato quali sono le misure che dal Viminale e da Palazzo Chigi si intende utilizzare per contrastare i flussi illegali. Dagli investimenti in Africa, alla confisca delle navi per impedire le partenze, fino al piano europeo. Non sarebbe però ancora pronta una bozza di decreto sul tavolo, contrariamente da quanto fatto intendere dal sottosegretario dell'Interno, Nicola Molteni, che aveva spiegato come il governo fosse già al lavoro per una revisione delle norme sull'immigrazione.