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La Fornero trova l’equità nelle pensioni sopra i 200mila euro

L’emendamento del Ministro del lavoro prevede un contributo di solidarietà del 25% per le pensioni superiori a 200mila euro. Disposta anche qualche agevolazione per i nati nel 1952, la classe più colpita dalla Manovra.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Ministro del lavoro

C'era grande attesa per gli emendamenti del governo in materia di pensioni. Un emendamento è arrivato ed ha raccolto la proposta, per certi versi un po' inaspettata, del Ministro del lavoro Elsa Fornero: un prelievo del 25% come contributo di solidarietà per le pensioni sopra i 200mila euro. "Io la proposta la faccio, la palla passa a voi, al Parlamento. Non si tratta di un contentino" sono state le parole del Ministro nel corso dell'audizione alla Commissione Lavoro della Camera. La Fornero ha spiegato che in un momento delicato per il Paese, nel quale vengono chiesti sacrifici anche dolorosi ai cittadini, "non possono rimanere fuori le pensioni più elevate". "Queste pensioni- ha aggiunto- non sono il corrispettivo dei contributi versati, è sempre stata una mia personale posizione e un' esigenza che ho sempre sentito di equità dentro generazioni".

Se da una parte si andranno a colpire le cosiddette "pensioni d'oro", dall'altra, ha promesso il Ministro, si cercherà di rendere meno amaro il boccone per i nati nel 1952, per chi cioè verrà toccato più duramente dai nuovi provvedimenti. L'obiettivo è quello di favorire "un'attenuazione rispetto a questo forte incremento della vita lavorativa richiesto", senza però intaccare i saldi: quelli, ormai è chiaro a tutti, devono restare invariati. Niente illusioni, però. Le misure per i classe '52 saranno "qualcosa di modesto". A dirlo è lo stesso Ministro Fornero.

Nel pomeriggio, oltre a quelli già depositati, alle Commissioni Bilancio e Finanze dovrebbero giungere altri emendamenti del governo . Molto attese le nuove proposte sull'adeguamento della rivalutazione delle pensioni all'inflazione e sullo sgravio Ici sulla prima casa. Il tempo per le nuove aggiunte, però, sta scadendo lentamente e occorre far presto. Domani il decreto salva Italia sarà a Montecitorio e la sua approvazione, probabilmente tramite la fiducia, è prevista per venerdì o, al massimo, sabato. Lunedì, poi, il testo sarà al Senato che sarà chiamato ad approvarlo prima di Natale.

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