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La Fondazione Berlusconi e il partito dei manager

Il Cavaliere sta per lanciare una fondazione che si occuperà di reperire fondi per il suo partito. Ma le novità non finiscono qui.
A cura di Alfonso Biondi
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Il Cavalier Berlusconi

Berlusconi è pronto a lanciare la sua fondazione. Il progetto, stando a quanto riportato dal sito web de Il Giornale, sarebbe già in fase avanzata ed andrebbe di pari passo col rilancio del Popolo della libertà.  Il Cavaliere ha tra le mani un dossier di 40 pagine intitolato "Fondazione Berlusconi". Qualche settimana fa, poi, il suo grafico di fiducia  Gianni Comolli gli ha fatto vedere qualche bozza dei futuri manifesti elettorali. L'obiettivo, s'è capito, è arrivare preparati all'appuntamento che conta, quello delle prossime elezioni politiche.

FARSI TROVARE PRONTI- Il progetto che Berlusconi e i suoi hanno in cantiere è quello di buttar giù un remake di quella Storia italiana che il Cavaliere fece recapitare nelle case di tutti gli italiani durante la campagna elettorale del 2001, quando a contendergli la poltrona di Presidente del Consiglio c'era Francesco Rutelli. Il remake, attualmente allo studio degli analisti del partito, dovrebbe contenere i capisaldi del "Berlusconi-pensiero" e un elenco dei provvedimenti presi dal suo ultimo governo. Al progetto si lavora a ritmo serrato, ma non perché Berlusconi abbia intenzione di far cadere Monti, o almeno non ancora. Il Cavaliere continua a percorrere la via della responsabilità, ma sa che la sopravvivenza dell'esecutivo del professore è messa rischio non solo dalle fibrillazioni interne al suo partito, ma anche da quelle che stanno scuotendo il Partito Democratico, costretto ad ingoiare rospi e a subire le pressioni della Cgil e dell'Italia dei Valori. Non è dato sapere se il governo dei tecnici giungerà a fine legislatura, quello che conta è farsi trovare pronti.

ASSOCIAZIONE A SOSTEGNO DI UN NUOVO PDL- L'associazione- della quale Berlusconi dovrebbe essere presidente- avrà prima di tutto il compito di reperire fondi per il partito. Già, quello stesso partito che a breve potrebbe assumere anche una diversa denominazione: Pdl non tira più; possibile che si ritorni al "Forza Italia" delle origini, ma anche che si viri verso un nome completamento diverso. Il cambiamento che investirà il Pdl, secondo il disegno berlusconiano, non riguarderà solamente il nome: l'ex Presidente del Consiglio vorrebbe infatti che il partito venga gestito "da manager veri visto che i politici non sono in grado di amministrare". Il partito, insomma, dovrà diventare come un'azienda. Anche a livello locale la gestione sarà affidata a dei veri e propri manager che verranno coadiuvati da imprenditori e da singoli deputati individuati a seconda del territorio di riferimento. La fondazione che sosterrà il nuovo Pdl (se si chiamerà ancora così) sarà un'associazione che, oltre a lavorare per il partito, avrà anche finalità filantropiche, come la diffusione della cultura o la costruzione di ospedali per i bambini africani.

Paolo Bonaiuti: "Nessun progetto relativo a fondazioni"

Alle 17.16 di oggi sulla pagina facebook di Silvio Berlusconi è arrivata una secca smentita all'ipotesi della costituzione di una fondazione. La pagina, nello specifico, riporta una dichiarazione del portavoce del Cavaliere Paolo Bonaiuti, secondo cui "Il presidente Berlusconi non ha in mente alcun progetto relativo a una fondazione né sta minimamente pensando a una nuova formazione politica. Si tratta di voci giornalistiche destituite di ogni fondamento. Il presidente Berlusconi continua a lavorare con forte impegno nel Popolo della Libertà, come si può facilmente rilevare da tutte le sue azioni e da tutte le sue dichiarazioni pubbliche e private".

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