La fiducia in Renzi è al 32%, quella nel Governo al 29%
Dopo la pausa natalizia, la politica è pronta a ricominciare dall’approvazione del pacchetto di riforme costituzionali impostata dal ddl Renzi – Boschi e dalla battaglia su unioni civili e abolizione del reato di immigrazione clandestina. Riprendono di pari passo anche le rilevazioni degli istituti specializzati in sondaggi elettorali, con il monitoraggio dei flussi di consenso e delle intenzioni di voto degli italiani. In particolare è la rilevazione dell’istituto Ixé per la trasmissione televisiva di RaiTre Agorà ad analizzare in che modo è cambiata la percezione degli elettori rispetto agli ultimi avvenimenti politici e quali sarebbero i risultati nel caso in cui si andasse subito alle urne.
Il primo dato che balza agli occhi è quello relativo alla fiducia degli italiani negli esponenti politici (categoria in cui viene incluso anche papa Francesco, che domina con un 90% di consensi). Il gradimento più alto è quello nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ottiene il 59%, mentre scende la fiducia in Matteo Renzi, ora al 32% (quella nel Governo è invece al 29%).
Per quel che riguarda il consenso nei partiti politici (il 66,5% degli intervistati si recherebbe a votare nel caso in cui si andasse subito a elezioni), in testa sempre il Partito Democratico con il 33,7% (in leggera flessione rispetto alla rilevazione di dicembre); stabile anche il Movimento 5 Stelle con il 26%, leggera flessione per la Lega Nord con il 13,7% dei voti, mentre l’11,1% degli italiani voterebbe per Forza Italia.
È interessante notare come per la maggioranza degli italiani il 2016 potrebbe essere l'anno della ripresa economica, ma allo stesso tempo solo il 30% di essi nota al momento "segni chiari" di una inversione di tendenza rispetto al passato per quel che concerne la situazione finanziaria del Paese.