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La farina di grilli si può acquistare da oggi in tutta l’Unione europea

Da oggi si può acquistare in tutta l’Unione europea la farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus, il grillo domestico. Altri otto insetti aspettano il via libera di Bruxelles per arrivare in tavola.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Grilli, locuste e vermi essiccati
Grilli, locuste e vermi essiccati

Se non vedevate l'ora di impastare una pizza con autentica farina di grilli, da oggi il vostro desiderio può essere esaudito. Si consiglia solo di avvisare preventivamente gli invitati a cena, magari. Come annunciato qualche settimana fa, infatti, dal 24 gennaio scatta il via libera alla vendita nell'Unione europea. Il prodotto in questione è la farina parzialmente sgrassata di Acheta domesticus – il grillo domestico – con cui prosegue il percorso di liberalizzazione, da parte dell'Ue, dei prodotti alimentari derivati da insetti. Il 26 gennaio, infatti, entrerà in vigore un altro regolamento, che prevede la commercializzazione delle larve di Alphitobius diaperinus congelate, in pasta, essiccate e in polvere. Si tratta di quello che viene chiamato verme della farina minore.

È dal giugno del 2021 che l'Unione europea – non senza polemiche, che spesso hanno visto protagonisti anche esponenti dell'attuale governo italiano – ha intrapreso la strada della liberalizzazione su questa tipologia di prodotti. Il primo nuovo alimento ad aver avuto il via libera dell'Ue è stata la larva del tenebrione mugnaio, ma esclusivamente in forma essiccata.

I grilli, di fatto, sono già in commercio come alimenti nell'Unione europea dal marzo 2022: si possono acquistare in polvere, congelati, in pasta ed essiccati. Così come, dalla fine del 2021, si vende la locusta migratoria e, sempre da marzo 2022, la larva gialla della farina.

La lista d'attesa per entrare tra gli alimenti approvati dall'Unione europea, però, è ancora lunga: ci sono altri otto insetti in fila che non vedono l'ora di arrivare sulle tavole dei cittadini europei e che potrebbero ricevere il semaforo verde da Bruxelles nei prossimi mesi.

Pensare che gli insetti possano sostituire rapidamente la carne o in generale diventare una fonte diffusa di nutrimento proteico in Europa è difficile – lo dimostrano i sondaggi che parlano di una popolazione, in Italia e non, molto fredda al riguardo – ma la strada è spianata per chi vorrà provare.

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