La dottoressa di Alfredo Cospito torna a parlare a Radio Onda d’Urto dopo la diffida del carcere
Angelica Milia, la dottoressa che segue le condizioni di salute dell'anarchico Alfredo Cospito, ha parlato a Radio Onda d'Urto. È la prima intervista della medica da quando la direzione del carcere di Bancali, a Sassari, dove Cospito è detenuto in regime di 41bis, l'ha diffidata dal rilasciare dichiarazioni alla radio. Nell'intervista si è detta "allibita" che le sia stato intimato di non parlare delle condizioni di salute del paziente detenuto, che è in sciopero della fame da quasi 100 giorni.
La storia di Alfredo Cospito e lo sciopero della fame
Alfredo Cospito è un uomo di 55 anni, appartenente a movimenti anarchici, che dal 2014 è in carcere e dall'anno scorso è sottoposto al regime di 41bis nel carcere di massima sicurezza di Sassari. Qui vive in isolamento, senza libri né giornali, con la possibilità limitata di usufruire dell'ora d'aria e di colloqui con i familiari, sempre attraverso un vetro.
Dal 19 ottobre 2022, Cospito ha iniziato uno sciopero della fame per protestare la sua condizione carceraria, ma anche la possibilità che gli venga applicato l'ergastolo ostativo, ovvero l'impossibilità di libertà condizionale, lavoro all'esterno, permessi premio e semilibertà.
Amnesty International, oggi, ha ricordato in un comunicato che "è dovere delle autorità italiane adempiere agli obblighi di protezione e rispetto dei diritti umani del detenuto, tenendo anche conto delle dure condizioni del regime del 41 bis cui è sottoposto". Attualmente, tra le poche persone che hanno dei contatti diretti con Alfredo Cospito c'è proprio la dottoressa di fiducia Angelica Milia, che monitora le sue condizioni di salute.
La diffida del carcere alla dottoressa: "Non parli di Cospito o si fermeranno le visite"
In passato, Milia ha rilasciato diverse interviste a Radio Onda d'Urto, per dare aggiornamenti sullo stato di salute di Cospito. Il 23 gennaio, con una nota, la direttrice del carcere di Bancali, a Sassari, ha scritto che la dottoressa era "diffidata a rilasciare a seguito delle visite, dichiarazioni all’emittente radio “Onda d’Urto”, al fine di non vanificare le finalità del regime di cui all’ex art. 41 bis". Un divieto, quindi, per mantenere le condizioni di isolamento previste dal regime di carcere duro.
Non solo, ma la nota comunicava anche che in caso di "ulteriori dichiarazioni rese in tal senso" avrebbero potuto portare alla "revoca dell’autorizzazione all’accesso in Istituto". Una comunicazione che Radio Onda d'Urto ha definito "un provvedimento gravissimo, un attacco che non riguarda solo la nostra emittente ma più in generale la libertà di informazione e che denota un accanimento repressivo-carcerario contro il detenuto".
La dottoressa è stata autorizzata dal carcere a svolgere una nuova visita giovedì 26 gennaio, e oggi è intervenuta proprio ai microfoni di Radio Onda d'Urto. "Mi sono sempre limitata a esternare le condizioni di Alfredo da quando ha iniziato lo sciopero della fame, non mi sono mai pronunciata su quelle che sono le condizioni carcerarie nelle quali vive", ha detto.
"Una volta abbiamo parlato dello spazio ristretto nel quale lui prendeva l'ora d'aria ma al di là di questo niente, perché il detenuto mi viene portato in infermeria e di fatto io non ho mai visto la cella di Alfredo, è lui che me ne ha parlato", ha continuato Milia. "Non capisco perché non possa esternare quelle che sono le condizioni di salute di Alfredo". Secondo un aggiornamento ricevuto dalla medica, Cospito avrebbe perso circa 10 chili nell'ultima settimana.
Non è chiaro se l'intervista di oggi farà saltare la visita fissata per il 26 gennaio. "Non so se anche questa intervista fatta oggi mi possa pregiudicare l'ingresso", ha spiegato Milia. "Sono allibita".
Verdi e Sinistra: "Continueremo a parlare di Cospito, il ministro Nordio chiarisca"
Il capogruppo dell'Alleanza Verdi-Sinistra al Senato, Peppe De Cristofaro, è intervenuto nella vicenda chiamando in causa il ministro della Giustizia del governo Meloni: "La comunicazione del ministero della giustizia che autorizza la dottoressa Milia, che segue le condizioni di salute di Alfredo Cospito, a visitarlo ma le vieta di parlare con i giornalisti, in particolare con radio Onda d’Urto, presumibilmente delle condizioni di salute di Cospito, è inaudita", ha affermato.
De Cristofaro ha detto di attendere "un chiarimento direttamente dal ministro Nordio, sia rispetto a questa assurda comunicazione", sia sulle "interrogazioni parlamentari su cui attendiamo ancora risposta". Al ministero della Giustizia, ha concluso, "forse preferiscono che di Cospito non si parli per evitare imbarazzi, ma si mettano l’anima in pace, continueremo a parlarne".