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La discussione in Senato sulla Conferenza sul Futuro dell’Europa: “Davanti a noi sfida importante”

Sono già state raccolte moltissime raccomandazioni sulle sfide centrali che si dovranno affrontare nei prossimi mesi e che tra il 29 e il 30 aprile saranno al centro dell’ultima Plenaria della Conferenza sul Futuro dell’Europa a Strasburgo.
A cura di Annalisa Girardi
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Si discutono oggi nell'Aula del Senato le mozioni sulla Conferenza sul Futuro dell'Europa, il progetto del Parlamento europeo, Commissione e Consiglio per favorire la partecipazione cittadina al rilancio dell'Unione e alla costruzione di un nuovo percorso comunitario. Sono già state raccolte moltissime raccomandazioni sui temi e le sfide centrali che si dovranno affrontare nei prossimi mesi e anni da Bruxelles e Strasburgo e che tra il 29 e il 30 aprile saranno al centro dell'ultima Plenaria della Conferenza. "È molto importante e non era scontato che il Senato abbia deciso di dedicare una sessione di discussione ai risultati dei lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa. L'Ue è davanti a sfide legate alla costruzione effettiva della solidarietà tra i popoli. L'Europa della pace è l'Europa della solidarietà, un'Europa che decide di essere protagonista della storia, fondando il suo ruolo e la sua identità sulla difesa e sulla promozione dei diritti e della democrazia", ha commentato in Aula la senatrice del Partito democratico, Monica Cirinnà.

La senatrice di Forza Italia Gelsomina Vono, invece, ha definito la Conferenza sul Futuro dell'Europa come "il punto da cui partire per giungere ad una nuova governance economica europea" attraverso il coinvolgimento attivo del Parlamento europeo e la cooperazione dei Parlamenti nazionali: "Solo così l'Europa potrà fronteggiare le esigenze diverse dei vari Paesi membri per rafforzare solidarietà e l'indipendenza strategica dell'Ue", ha aggiunto parlando della necessità, oltre di una politica economica unitaria, anche di una difesa per la sicurezza comune e di una politica energetica coordinata. Poi ha sottolineato: "Certo, la Conferenza arriva mentre il contesto mondiale è cambiato radicalmente: prima la pandemia ed ora la guerra Russia-Ucraina hanno determinato effetti drammatici dal punto di vista economico e sociale. A maggior ragione l'Europa deve diventare un corpo unico che decide con autorevolezza per poter competere tra i blocchi Usa- Cina-Russia".

Da Italia Viva, la senatrice Laura Garavini, ha sottolineato come la Conferenza abbia visto "una grande adesione dal basso", a conferma "del desiderio di partecipazione di cittadine e cittadini". E ancora: "Adesso è importante che si trasformi in una convenzione costituente in grado di rafforzare il processo di integrazione europea. Attraverso la riforma dei Trattati. Superando il meccanismo dell'unanimità all'interno del Consiglio europeo. Assegnando un vero potere legislativo all'Europarlamento. Riorganizzando il meccanismo elettorale, con liste transnazionali. Condizionando l'appartenenza all'Ue al rispetto dello stato di diritto. Ridisegnando le politiche migratorie. E riconoscendo all'Unione una capacità fiscale autonoma e un'autonomia dell'UE negli ambiti strategici. In questo modo possiamo costruire una vera federazione europea".

Infine, il senatore Cinque Stelle Alberto Airola, nel corso della discussione, ha dichiarato: "La grande Consultazione Popolare europea sul futuro dell'Europa si è mossa da presupposti finalmente nuovi e corretti. Non più una Europa concepita esclusivamente come insieme di Stati, Nazioni e Governi avversi a cedere sovranità, ma un'Europa dei Popoli che parte dai Popoli, per ricostituirsi unita. Non potrà esistere un'Unione europea calata dall'alto, tantomeno in mezzo a pulsioni e forze centrifughe geopolitiche e potenze internazionali che mirano a dividere l'Europa o a controllarla, piuttosto che unirla".

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