La destra vuole tenere le madri in carcere perché “si approfittano di bimbi e gravidanza”
La destra assalta una proposta di legge del Pd, i dem ritirano le firme. È stata una mattinata di bagarre alla Camera, dove il testo di legge a favore delle madri detenute – presentato dagli esponenti del Partito Democratico durante la scorsa legislatura e già approvato da un ramo del Parlamento – è decaduto per decisione degli stessi proponenti. Nonostante fosse già a metà dell'iter. Il motivo è semplice: "Lo avevamo ripresentato per migliorare le condizioni delle detenute madri, ma la maggioranza lo ha trasformato inserendovi norme che di fatto peggiorano le cose consentendo addirittura alle donne incinte o con figli di meno di un anno di età di andare in carcere – ha denunciato il deputato dem Alessandro Zan, segretario in commissione – Così non ha più senso, quindi ritiriamo le firme".
"Abbiamo deciso di ritirare la nostra proposta di legge sulle detenute madri dalla commissione Giustizia della Camera – hanno poi spiegato i componenti del Pd in commissione Giustizia – Eravamo a un passo dall'introdurre nel nostro sistema una legge di civiltà per fare in modo di non vedere mai più bambine e bambini dietro le sbarre. Con la forzatura della destra di oggi il testo è stato stravolto e purtroppo con queste norme l'obiettivo della nostra proposta è stato cancellato". E ancora: "Se vogliono norme per più bambine e bambini in carcere si facciano da soli la legge. La destra ancora una volta mostra la sua totale insensibilità, una vergogna".
La Lega ha inaugurato questa nuova battaglia, annunciata dalle parole di Andrea Ostellari – diventato famoso per l'ostruzionismo contro il ddl Zan durante la scorsa legislatura – che da giorni ripete che le borseggiatrici usano la gravidanza come alibi. Lo stesso sottosegretario alla Giustizia ha ribadito oggi il concetto: "Finalmente si cambia e la gravidanza non sarà una scusa, chi commette reati verrà sanzionato, pur nel rispetto dei diritti di tutti, nascituro compreso – ha dichiarato Ostellari prima del ritiro delle firme da parte del Pd – Ora, per il bene del Paese, attendiamo che il testo venga portato in aula come previsto".
Per questo motivo, secondo la Lega, bisogna inasprire le norme sulle madri detenute, anziché alleggerirle come voleva il Pd. Tanto che Matteo Salvini, dopo la notizia del decadimento del testo, si è lanciato all'attacco: "Il Pd libera le borseggiatrici rom che usano bimbi e gravidanza per evitare il carcere e continuare a delinquere. Vergognatevi. La Lega aveva fatto passare la norma in commissione Giustizia e ripresenterà subito il testo – ha twittato – è una questione di salute, giustizia e buonsenso".
L'annuncio di Salvini è stato confermato dal capogruppo della Lega in commissione Giustizia alla Camera, Jacopo Morrone, che ha spiegato: "La proposta di legge sulle detenute madri la ripresentiamo noi visto che il Pd ritirando le firme dal provvedimento l'ha fatta decadere. E noi ripresenteremo un testo che contiene le proposte di modifica che erano state approvate e che prevedono che non ci siano più scuse per le donne incinte. Anche loro, se tornano a delinquere, finiranno in carcere".