La destra vince le elezioni: trionfa Giorgia Meloni, FdI primo partito. Crolla la Lega, flop del Pd
La destra ha vinto le elezioni politiche. Il trionfo però è tutto di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia, che si impone come primo partito nel Paese. Mancano ormai pochissime sezioni da scrutinare e i risultati si fanno consolidati: si impone la coalizione di centrodestra al 44%, mentre quella di centrosinistra si ferma al 26%, e si assiste a una rimonta del Movimento Cinque Stelle. Il terzo polo non arriva al risultato sperato e restano fuori dal Parlamento sia Italexit che Unione popolare.
Alla Camera (con oltre 55 mila sezione scrutinare su 61.417) il primo partito è Fratelli d'Italia al 26,4%. Il commento a caldo di Giorgia Meloni dal comitato elettorale: "C'è un messaggio chiaro dagli italiani, non tradiremo il Paese". Praticamente uguale la situazione in Senato, con FdI al 26,3%. Dentro la coalizione di centrodestra va malissimo invece la Lega che cade all'8,9%, tallonata da Forza Italia all'8,3%. Non arriva all'1% la lista Noi Moderati. Dall'altro lato, in area centrosinistra, anche il Partito democratico si trova a fare i conti con un risultato deludente, che non arriva al 20%. Precisamente i dem si fermano al 19,2% alla Camera, 19,1% in Senato. L'alleanza di Verdi e Sinistra oltrepassa la soglia di sbarramento e tocca il 3,6%, mentre non ce la fa + Europa che ottiene il 2,8%. Impegno Civico arriva appena a mezzo punto percentuale e Luigi Di Maio non viene rieletto in Parlamento.
Grande rimonta, invece, del Movimento Cinque Stelle rispetto a quello che preannunciavano i sondaggi qualche settimana fa. Il M5s prende infatti il 14,3% ed è la terza forza politica in Parlamento. Giuseppe Conte si dice soddisfatto e lancia l'agenda democratica e progressista.
Il Terzo polo di Azione e Italia Viva non raggiunge il risultato sperato della doppia cifra e si ferma al 7,7%. Dietro, quindi, anche a Forza Italia. Dai leader ancora nessun commento sui risultati.
Non superano la soglia di sbarramento né Italexit di Gianluigi Paragone, né Unione Popolare di Luigi De Magistris. Il primo si ferma all'1,9%, il secondo all'1,4%.