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La deputata Fdi Silvestri costretta a fare il test di paternità al figlio: “Usano me per colpire Meloni”

La deputata Fdi Rachele Silvestri smentisce categoricamente di essere stata convocata a Palazzo Chigi per discutere degli attacchi ricevuti, che l’hanno portata a effettuare il test di paternità sul figlio di tre mesi: “Ancora calunnie, usano me per colpire Meloni”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Credits: Facebook
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La vicenda della deputata di Fratelli d'Italia Rachele Silvestri continua a far discutere. La parlamentare nei giorni scorsi aveva denunciato di essere stata vittima di pettegolezzi, da cui era stata costretta a difendersi: qualcuno per colpirla aveva messo in giro la voce che il vero padre di suo figlio, di tre mesi, fosse un esponente di primo piano di Fratelli d'Italia, e non il suo attuale compagno. Secondo le ricostruzioni false Silvestri avrebbe anche ottenuto dei vantaggi per quel legame, e cioè un posto in Parlamento.

Per smentire queste dicerie Silvestri, ex M5s, è stata costretta a ricorrere al test di paternità per fugare ogni dubbio e proteggere la sua famiglia. Oggi la parlamentare ha dovuto anche smentire di essere stata convocata da Giorgia Meloni a Palazzo Chigi per discutere del suo caso.

"Nonostante la lettera che ho inviato alcuni giorni fa al Corriere della Sera e l'apparente ondata di solidarietà che ho ricevuto, è ancora attivo l'ignobile tentativo di spargere clamorose infamie sul mio conto. Alcune notizie pubblicate dalla stampa e rilanciate addirittura in un comunicato stampa da un parlamentare, per di più una donna, riportano ora che sarei persino stata convocata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per parlare della paternità di mio figlio. Un'attribuzione, lo ribadisco, che non è mai stata messa in dubbio né da me né dal mio compagno Fabio, ma soltanto da chi ha diffuso voci sottobanco con l'unico scopo di diffamare", è lo sfogo di Silvestri.

"Smentisco categoricamente – ha aggiunto – di aver parlato con Giorgia Meloni in merito ed è semplicemente indegno che alcuni mezzi di informazione continuino a riportare queste notizie false, alimentando una vergognosa spirale. Adesso è palese che qualcuno provi ad usare me e la mia maternità con l'intento di attaccare Giorgia Meloni. Mi sto tutelando in ogni sede per difendere me, il mio compagno e mio figlio di soli tre mesi da queste calunnie e da tutti coloro che riportano queste falsità". 

La deputata citata da Silvestri è Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, che in una nota oggi ha scritto: "Il coinvolgimento di Palazzo Chigi nella nota vicenda che coinvolge la deputata Rachele Silvestri, se confermato, attenua di certo la riservatezza del caso. Spiace che tutto questo sia pubblicamente a carico solo della parte femminile della storia. I contorni fumosi del gossip, accentuati da una presenza maschile incerta ma insistente, assumono consistenza con l'interessamento della presidente Meloni che rende la questione meno gossip e più di Stato". 

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