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La denuncia del M5S: “L’Italia ha perso il dominio .pizza, ora rischiamo anche sul vino”

I parlamentari del Movimento 5 Stelle denunciano l’immobilismo del ministero dell’Agricoltura: perso il dominio .pizza, ora si rischia di perdere anche .wine e .vino.
A cura di Redazione
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La prima denuncia risale al novembre dello scorso anno, con una interrogazione parlamentare (primo firmatario Gallinella, poi Benedetti, Bernini, Gagnarli, L'Abbate, Lupo e Prentela) nella quale si invitava il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali a vigilare sulle iniziative della ICANN in relazione al rilascio dei suffissi internet, al fine di contrastare "lo sfruttamento indebito in ambito internazionale delle denominazioni riconosciute alle produzioni agroalimentari italiane, soprattutto mediante la contraffazione on line". In buona sostanza, gli estensori dell'interrogazione ponevano l'attenzione sull'assegnazione da parte dell'ente americano ICANN dei domini di primo livello generico, tra i quali le estensioni .wine, .vin, .food eccetera: "i titolari dei suddetti domini potrebbero infatti, attraverso l'abbinamento a domini di secondo livello, registrare indirizzi come «baroloclassico.wine» o anche «prosciuttodiparma.food» e sovrapporli agli indirizzi dei prodotti originali generando totale confusione nelle piattaforme di commercio elettronico con danni incalcolabili per il sistema di qualità agroalimentare italiano". In tal senso, si invitava il ministro a vigilare e si chiedeva conto delle azioni che il Governo avrebbe avuto intenzione di compiere, per la tutela del sistema agroalimentare italiano e per la promozione di una "non concedibilità" dei nomi generici.

Ora invece arriva la conferma della fondatezza dei timori dei 5 Stelle, nel senso che c'è già una prima assegnazione destinata a far discutere: quella del dominio .pizza. Spiegano i parlamentari sul blog di Beppe Grillo: "Un venditore di ciambelle americano da oggi in poi può vendere infatti i suoi dolci su un sito col dominio .pizza. È il risultato ottenuto dall'Icann, l'ente statunitense che gestisce l'assegnazione dei domini web. E così la Donuts potrà sviluppare il proprio business digitale fregandosene del made in Italy. Cosa si nasconderà dietro la vendita di margherita.pizza a stelle e strisce? Una ciambella, un dolce qualsiasi, una simil pizza col ketchup? Non è dato saperlo".

Una situazione che dipenderebbe dall'ignavia del Governo di fronte alla denuncia di novembre e che potrebbe determinare anche la "perdita" dei domini .wine e .vin, con grave danno al settore agro-alimentare italiano e all'intero "sistema" del made in Italy.

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