La Commissione europea deciderà a giugno sull’Ucraina: come funziona il processo di adesione all’Ue
Bruxelles prenderà una decisione entro giugno per quanto riguarda l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea. Lo ha fatto sapere la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dopo aver parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in seguito al G7 tenutosi ieri, parlando della richiesta presentata da Kiev. La Commissione, ha fato sapere von der Leyen, ha in programma di dare il proprio parere nel mese di giugno, dopo aver valutato le risposte nel questionario per l'adesione all'Ue, già consegnato da Zelensky.
Oggi, nel Giorno dell'Europa, anche presidenti delle altre due principali istituzioni Ue, Roberta Metsola e Charles Michel, hanno sottolineato come il futuro dell'Ucraina sia legato a quello dell'Unione, ribadendo l'apertura a ricevere Kiev all'interno della famiglia europea. Un'intenzione che però da sola non basta: le procedure di adesione infatti sono lunghe e complesse e potrebbero volerci anche diversi anni prima che l'Ucraina entri a tutti gli effetti dentro l'Unione europea.
Le procedure per aderire all'Unione europea
Nella pagina web dell'Ue viene spiegato nel dettaglio come un Paese può chiedere di entrare in Ue e quali sono i vari step da seguire. Si legge:
L'adesione all'Ue è una procedura complessa e che richiede tempo. Quando un paese candidato soddisfa i criteri di adesione deve poi recepire la legislazione dell'Ue in tutti i settori. Qualsiasi paese che soddisfi i criteri di adesione può presentare la sua candidatura. I criteri di adesione, detti "criteri di Copenaghen", includono un'economia di mercato funzionante, la stabilità della democrazia e lo Stato di diritto, nonché l'adozione di tutta la legislazione europea e dell'euro.
Viene poi specificato come il Paese che vuole aderire all'Ue debba presentare la sua candidatura al Consiglio europeo, che chiede alla Commissione un parere, cioè di "valutare la capacità del paese candidato di soddisfare i criteri di Copenaghen". Nel caso dell'Ucraina il parere della Commissione è atteso appunto per giugno. In caso di valutazione positiva, il Consiglio adotta un mandato di negoziazione e avvia ufficialmente i negoziati, settore per settore. Nel sito dell'Ue si legge ancora:
I negoziati richiedono molto tempo, perché la mole della legislazione europea che i paesi candidati devono recepire nel loro ordinamento nazionale è considerevole. Durante il periodo di preadesione i paesi candidati beneficiano di aiuti a livello finanziario, amministrativo e tecnico.
Quali sono al momento i Paesi candidati a entrare in Ue?
Al momento tra i Paesi candidati ci sono: Albania, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia e Turchia. Ci sono poi la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo che sono dei candidati potenziali: questo significa che non soddisfano ancora i requisiti richiesti per l'adesione all'Ue.
L’adesione di nuovi Paesi all’Unione europea è disciplinata dall’articolo 49 del trattato sull’Unione europea (TUE). Qui si afferma che un Paese che intende aderire all’Ue deve essere in primis uno Stato europeo e deve poi rispettare i valori comuni affermati dagli Stati membri dell’Unione e impegnarsi a promuoverli. Questi valori sono dignità umana, libertà, democrazia, uguaglianza, Stato di diritto e rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti alle minoranze, e sono sanciti dall'articolo 2 del TUE.