La Commissione Giustizia approva la nuova legge sul voto di scambio
La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità le "nuove norme sul voto di scambio secondo cui non dovrà essere più per forza il denaro l'utilità alla base dello scambio con cui viene ‘venduto' il proprio voto alle associazioni mafiose" (verranno insomma considerati anche incarichi, appalti, informazioni). Ora toccherà al Parlamento approvare le modifiche al 416 – ter (l'articolo che disciplina la materia) e dare piena attuazione ad un provvedimento la cui rilevanza è giudicata enorme dalla totalità delle forze politiche. Si tratta, come forse ricorderete di un provvedimento caldeggiato dal "movimento dei braccialetti bianchi" e dall'associazione Libera di Don Ciotti, ma anche di una proposta che, come ha ricordato Barbara Pollastrini, coordinatrice dei temi della giustizia e delle riforme istituzionali del gruppo Pd della Camera, si ispira alle "indicazioni che diede Giovanni Falcone per colpire i connubi tra la cattiva politica e la criminalità organizzata".
Grande soddisfazione da parte di Don Luigi Ciotti: "Oggi in Commissione Giustizia è stata rispettata la volontà di oltre 270mila cittadini che hanno firmato la petizione online e grazie anche al lavoro serrato di un gruppo interparlamentare appositamente costituito al quale hanno aderito 250 “braccialetti bianchi”, rappresentanti delle diverse forze politiche, tenendo fede all'impegno preso in campagna elettorale". Ora però bisogna attendere il voto dell'Aula e Don Ciotti avverte: "Ma la strada della riforma è appena imboccata. Niente scherzi, o giochetti di parte nel voto alla Camera che inizia il 15 luglio. È in gioco la credibilità democratica del nostro paese".