Commissaria europea dice di essere allarmata per l’aumento dei femminicidi: “È piaga sociale”
"Sono allarmata dal numero crescente di femminicidi in tutta l’Unione europea". Lo ha detto la commissaria europea per l'Uguaglianza, Helena Dalli, rispondendo ad alcune domande dei giornalisti in merito al crescente numero di femminicidi in Italia. "Questo aumento dimostra chiaramente che la violenza contro le donne non è una questione privata, ma una piaga sociale", ha aggiunto, per poi sottolineare che "affinché tutti noi possiamo vivere in un’Unione europea giusta ed equa, le donne e le ragazze devono poter vivere libere dall’insicurezza, dalla paura e dalla violenza quotidiana".
Secondo la commissaria europea è fondamentale approvare al più presto la direttiva sulla violenza contro le donne: "La direttiva sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica sostiene la raccolta dei dati e garantisce l’applicazione di norme giuridiche penali minime in tutta l’Ue. Invito una rapida adozione da parte dei colegislatori", ha detto.
Il fatto che non ci siano dati comparabili tra i 27 Stati membri rende più complicato avere una piena comprensione del fenomeno. Per quanto riguarda l'Italia, è il Viminale a raccogliere i tragici numeri sulle donne uccise nel nostro Paese. Secondol'ultimo aggiornamento del report del ministero dell'Interno, le donne uccise tra il 1° gennaio e il 3 settembre sono 77, di cui 61 in ambito affettivo o familiare: nei giorni successivi però purtroppo altre due donne sono morte ammazzate dall'ex compagno: Rossella Nappini e Marisa Leo.
Ieri l'Aula della Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge sulle nuove norme legate al Codice rosso, che ha l'obiettivo di tutelare le vittime di violenza domestica e di genere. Tra le novità, ci sono da un lato un inasprimento delle pene già esistenti, e dall'altro nuove procedure per garantire al meglio la sicurezza di chi si trova in situazioni di rischio. Si prevede ad esempio l'accelerazione del procedimento penale per reati come lo stalking o la violenza sessuale. Non solo: entro tre giorni dall'iscrizione della notizia di reato il Pm dovrà sentire la persona offesa e al tempo stesso si allungano i tempi per sporgere denuncia (da 6 a 12 mesi)