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Morte di Silvio Berlusconi

La commemorazione di Berlusconi in Senato in diretta tv, La Russa: “Ha cambiato i rapporti tra italiani e politica”

“Nel bene e nel male ha cambiato il rapporto tra gli italiani e la politica. Per chi, come me, ha potuto conoscere la sua amicizia, le luci saranno sempre di più delle ombre”: lo ha detto Ignazio La Russa, all’inizio delle commemorazioni in Senato per Silvio Berlusconi.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Senato commemora Silvio Berlusconi, scomparso la scorsa settimana all'età di 86 anni. Dalle ore 15, nell'Aula di Palazzo Madama, è iniziata la cerimonia. "Berlusconi non c'è più, anche se forse in qualche modo c'è più di prima. Mettiamo nell'angolo gli odiatori, ricordiamo l'unicità di un uomo che ha sognato in grande, che ha costruito città e con lo stesso spirito innovatore ha colto al volo la possibilità di entrare nel mondo della telecomunicazione facendo concorrenza alla tv di Stato", ha iniziato il presidente del Senato Ignazio La Russa. "Anche nel calcio ha ottenuto successi di rilevanza mondiale. Tutto procede senza veri contraccolpi fino a quando non ha deciso di scendere in campo. Sarei poco obiettivo se non ricordassi che accanto ai grandi successi e ai grandi cambiamenti si è affiancato un problema di persecuzione, come l'ha definita lui, giudiziaria e mediatica. Ma Berlusconi un giudice a Berlino lo troverà sempre, con tutte le accuse tranne una che sono cadute nel nulla", ha proseguito La Russa.

La diretta televisiva delle commemorazioni per Berlusconi in Senato

"Nel bene e nel male ha cambiato il rapporto tra gli italiani e la politica. Per chi, come me, ha potuto conoscere la sua amicizia, le luci saranno sempre di più delle ombre", ha concluso il co-fondatore di Fratelli d'Italia, che durante il governo di Berlusconi è stato ministro. C'è stato poi un minuto di silenzio in Aula, seguito da un lungo applauso.

Tajani: "È stato un uomo di Stato, al servizio dei più deboli"

Ha poi preso la parola Antonio Tajani, storico numero due di Forza Italia. "È stato un grande innovatore, in edilizia, nello sport e in politica. Voglio ricordare il Berlusconi uomo di Stato. Ha sempre avuto delle istituzioni un'immagine di servizio, per dare risposte concrete ai cittadini. Ogni sua scelta partiva dalle esigenze dei più deboli, anche il più debole per lui era importante come il più potente del mondo".

E ancora: "Di fronte a un'Italia che soffriva ha aumentato le pensioni minime, ha fatto di tutto per realizzare grandi opere e sostenere le imprese. La sua azione di governo ha portato al nostro Paese una presenza più autorevole nello scenario internazionale. Ci sono tante cose di cui forse non si parla abbastanza, ma che hanno segnato il suo governo. Come l'abolizione di una tassa di successione. Ci tengo a ricordarlo come combattente della politica, che ha sempre rispettato tutti gli avversari, sottolineando che nessuno di noi aveva nemici personali".

Ronzulli: "Berlusconi ha amato gli italiani, senza pretendere di cambiarli"

Subito dopo è intervenuta la fedelissima Licia Ronzulli. "Nel dolore voglio onorare Berlusconi come merita. Ha avuto una vita lunga e inimitabile, non avrebbe senso giudicarlo con le categorie comuni. Era un genio. Era un uomo, un imprenditore e un leader politico straordinario. Ha rivoluzionato tante cose e ha amato gli italiani, senza pretendere di cambiarli. Piuttosto voleva cambiare l'Italia e cambiare in meglio le condizioni di vita. È stato un uomo di Stato, persona dello Stato perché non ha mai dimenticato i suoi cittadini". 

E ancora: "La sua vita non ha solo segnato la vita e la carriera di molti di noi. Ha davvero cambiato l'Italia. Per la comunità di persone che oggi si ritrova improvvisamente orfana, il presidente Berlusconi continuerà a rappresentare una luce. Non conosceva l'odio e la vendetta, nonostante le ingiustizie subite. Ha sempre lottato ed è sempre riemerso. Sapeva trasformare un male in un bene. È tornato in questo Senato da vincitore".

Ignazio La Russa ha poi ringraziato l'Aula da parte della famiglia di Berlusconi, i figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi, la compagna Marta Fascina e il fratello Paolo. A rappresentare la famiglia in Aula c'era Gianni Letta. Dopo Ronzulli ha parlato anche Mario Monti, ricordando quando Berlusconi lo indicò come commissario europeo e quando dovette succedergli al governo per la crisi economica, seguito da Pier Ferdinando Casini, che allo stesso modo ha ricordato varie tappe dell'intrecciarsi delle loro storie politiche.

Le critiche in Aula e i ricordi di Matteo Renzi e Matteo Salvini

Dall'Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro ha sottolineato come Berlusconi sia stato un leader divisivo, con un programma regressivo: "Avevamo, e abbiamo, visioni della società opposte: lui credeva nelle magnifiche sorti del mercato e contrastava qualsiasi forma di controllo mentre noi crediamo che senza controllo i prezzi li paghino sempre i più deboli", ha detto. Anche dal gruppo delle Autonomia, attraverso Julia Unterberger sono arrivate le critiche, soprattutto per quanto riguarda la serietà, il rispetto delle regole e la visione della donna.

Matteo Renzi da parte sua ha sottolineato come sia impossibile una memoria condivisa di Berlusconi. "In ogni modi ha segnato la storia italiana. Forse negli ultimi 30 anni forse la sinistra ha pensato troppo a lui. Anche la destra ora deve fare i conti con la realtà: non c'è un erede possibile a Berlusconi dal punto di vista politico. Il punto politico è che l'eredità politica di Berlusconi è impossibile da raccogliere. La sua eredità è quella della scelta del 1998 di entrare nella grande famiglia popolare europea, ha spostato il partito popolare a destra ma lo ha inserito in una grande famiglia europea. Ora intestategli un grande risultato nella prossima legge di bilancio: il taglio delle tasse come lui ha sempre cercato di fare e che era il vero cardine della sua rivoluzione liberale".

Dopo Renzi ha preso la parola Matteo Salvini. "Anche i professionisti dell'antiberlusconismo hanno dovuto riconoscere l'importanza epocale di Berlusconi in questi giorni", ha iniziato il leader leghista. Per poi sottolineare come Berlusconi non abbia mai perso il contatto con i cittadini, tutti quanti. "Berlusconi è stato un rivoluzionario capace di ispirare le generazioni. Ha inventato il centrodestra, il bipolarismo. La grandezza di Silvio Berlusconi comunque non si può dividere dal suo tratto umano. Ora è nostro dovere portare avanti la sua eredità di valori", ha proseguito, ribadendo l'impegno del governo a continuare nell'impegni presi insieme.

Cosa ha deciso di fare il M5s durante la commemorazione per Berlusconi

I senatori del Movimento Cinque Stelle hanno deciso di non prendere la parola. Per "rispetto nei confronti della famiglia e della comunità politica che ha perso il suo leader", hanno fatto sapere in una nota i parlamentari Cinque Stelle, non hanno abbandonato l'Aula. Ma "senza alcuna forma di ipocrisia, e in linea con i nostri valori e la nostra storia, nessuno dei parlamentari prenderà la parola".

In Lombardia, terra di origine dell'ex presidente del Consiglio, il gruppo del Movimento Cinque Stelle nella Regione ha invece deciso di abbandonare l'Aula del Consiglio regionale durante le commemorazioni (insieme a Paolo Romano, unico del gruppo Pd a non presentarsi). "Ci tengo a sottolineare che come M5s la settimana scorsa, nel momento in cui è venuto a mancare Berlusconi, abbiamo subito offerto il nostro cordoglio a Forza Italia e alla loro comunità politica", ha commentato il capogruppo Nicola Di Marco, spiegando che però negli ultimi giorni ci sia stato "n processo di riscrittura di quello che è successo negli ultimi 30 anni" rispetto a cui "non possiamo fare da spettatori".

Una decisione criticata dal governatore della Regione, Attilio Fontana. Che da parte sua ha detto: "Ognuno si deve assumere le responsabilità e ognuno ritiene di fare le scelte che a volte lasciano senza parole, ma sono scelte loro e quindi non mi permetto di criticare gli altri. La critica arriva dalla valutazione oggettiva, ma non credo ci sia nessuno, salvo poche persone, che non vogliono rispettare una persona che è deceduta, al di là delle idee comuni o diverse. Ognuno ha i suoi limiti e se li porta a casa".

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