A Salvini non piace la cerimonia delle Olimpiadi e insulta i francesi: “Offesa ai cristiani, squallidi”
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono ufficialmente iniziate, ma nel primo giorno di gare non mancano le polemiche del mondo politico sulla cerimonia di inaugurazione della rassegna. Durante l'evento, durato circa quattro ore e concluso con lo spettacolo di luci della Tour Eiffel, l'accensione del braciere olimpico e l'esibizione di Celine Dion, non sono mancati riferimenti agli aspetti più contemporanei della cultura francese e non solo: musica pop e break dance, performance di drag queen e artisti queer. Uno spettacolo che ha sollevato la reazione indignata di molti esponenti della destra, soprattutto in Francia, ma non solo: in Italia ha lanciato la carica Matteo Salvini.
Salvini indignato per gli "insulti ai cristiani"
In Italia, il commento più duro e indignato è arrivato dal vicepremier e leader leghista Matteo Salvini, che scritto sui social: "Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi". Il riferimento, come Salvini ha mostrato con un'immagine, era a un passaggio dell'esibizione dove molti artisti sono stati inquadrati come se fossero seduti a una sorta di simbolico ‘banchetto'. Un riferimento, secondo il segretario della Lega, al dipinto dell'Ultima cena di Leonardo Da Vinci (interpretazione peraltro contestata da molti utenti sui social, che hanno invece visto nell'immagine una rappresentazione di ‘dèi dell'Olimpo', seduti per osservare gli atleti delle Olimpiadi).
Una replica al ministro è arrivata da Riccardo Magi, segretario di +Europa: "È assurdo. Invece di pensare ai treni che non funzionano in Italia, Salvini pensa alle drag queen in Francia. Per giorni il ministro ha parlato di tutto tranne che della situazione e dei gravi disagi nel settore che dovrebbe essere di sua competenza: troppo imbarazzante perfino per lui. Salvini si occupi dei trasporti in Italia invece che stare in poltrona a guardare le Olimpiadi in televisione".
Anche FdI e FI saltano sulla polemica: "La Francia in mano a filo islamici"
L'intervento di Salvini, arrivato nella mattinata di oggi, non è stato seguito dagli altri vertici del governo, il vicepremier Tajani e la presidente del Consiglio Meloni. Tuttavia il partito della premier non si è tirato fuori: oltre al picco toccato dal capogruppo Lucio Malan, che ha visto un simbolo di idolatria in una scultura vecchia di decenni (per poi cancellare il tweet in questione), ci sono stati altri interventi. Il capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti, ha detto che "più che esaltare un tramonto parigino, l'inaugurazione delle Olimpiadi ha offerto, tra immagini kitsch e inaccettabili performance, il tramonto dell'Occidente. Che bisogno ci fosse mettere al centro della manifestazione immagini blasfeme anziché gli atleti, non è dato di sapere". Il suo vice, Alfredo Antoniozzi, ha commentato: "La Francia di Macron e Melènchon è riuscita a dare il peggio di sé" , prendendo la "in giro miliardi di cristiani nel mondo". La Francia di oggi "sembra in mano a filo islamici che non hanno nulla delle loro radici. E offende quella laicità che impone il rispetto per ogni religione", ha concluso.
Nicola Procaccini, co-capogruppo dei Conservatori europei (Ecr, partito guidato da Giorgia Meloni), ha scritto: "Mi è piaciuta molto la cerimonia del Gay Pride. Sapete quando è prevista quella delle Olimpiadi?". Attirando la risposta di Sandro Gozi, eurodeputato e membro della presidenza di Renew Europe: "Continuano a raccontarci che Fratelli d'Italia e il gruppo Ecr sono una forza politica liberale, pro-UE, moderata… Invece sono semplicemente contro la diversità, contro il femminismo, contro l'universalismo, contro tutto ciò che è stato celebrato ieri sera".
La ministra Roccella ha commentato le parole del direttore artistico, Thomas Jolly, che ha difeso la cerimonia: "Se voleva che ‘ciascuno si sentisse rappresentato', il risultato è stato l'opposto: tanti, troppi si sono sentiti emarginati e soprattutto non rispettati nelle diverse sensibilità". Invece la ministra Santanchè è stata netta: "Minacciata dal terrorismo islamico, la Francia di Macron deride il cristianesimo". Da Forza Italia, il capogruppo al Senato Maurizio Gasparri ha attaccato: " Di cosa staremmo discutendo adesso se fosse stato fatto qualcosa di analogo in riferimento alla regione islamica? Un'offesa gratuita ai cristiani".
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, ha invece protestato: "Procaccini, Salvini e la destra italiana offendono le Olimpiadi e dimostrano quanto Giorgia Meloni non sia differente dalla Lega di Vannacci, entrambi seguono le idee dell'ex generale. Tutto questo mentre il partito di Giorgia Meloni è impegnato a difendere chi nel suo partito inneggia al duce, al fascismo all'antisemitismo. Poi Meloni si lamenta che è isolata in Europa, è la naturale conseguenza di quello che sono: nostalgici del regime".
Polemiche della destra in Francia, la sinistra celebra lo "schiaffo agli oscurantisti"
È stato soprattutto in Francia, come prevedibile, che la destra ha attaccato diversi aspetti della cerimonia d'apertura. A partire dall'esibizione della cantante Aya Nakamura, la cantante franco-maliana (nonché artista francofona più ascoltata al mondo) che si è esibita con l'accompagnamento dei musicisti della Guardia repubblicana in uniforme. Su Nakamura, la leader del Rassemblement national Marine Le Pen si era espressa nei giorni scorsi, definendola "poco rappresentativa" del Francia e affermando che la sua scelta era un tentativo di Emmanuel Macron di "umiliare il popolo francese". Ieri, invece, Le Pen non ha commentato ulteriormente la cerimonia, limitandosi questa mattina ad augurare buona fortuna agli atleti del suo Paese.
È stata la senatrice di Les Republicains Valerie Boyer a intervenire con parole dure e non molto distanti da quelle di Salvini, dicendo che l'intera cerimonia – nella sezione in cui erano presenti persone queer – rappresentava una "visione della nostra storia che cerca di ridicolizzare i cristiani". Marion Marechal, nipote di Marine Le Pen, ha dichiarato: "Questa non è la Francia che parla, ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione". Poi ha definito la manifestazione come "J-Woke 2024", un gioco di parole tra la parola "giochi" e il termine "woke", adottato da tutta la destra conservatrice occidentale. Anche il portavoce del Rassemblement national, Julien Odoul, ha detto che la cerimonia è stata una "vergogna" e un "saccheggio della cultura francese".
Al contrario, si sono detti entusiasti molti esponenti della sinistra e del centro. Il coordinatore di La France Insoumise, il partito di Jean-Luc Mélenchon, ha scritto: "Che orgoglio quando la Francia parla al mondo". Il segretario del Partito socialista Olivier Faure ha sottolineato i "valori di libertà, uguaglianza e fraternità, a cui si sono aggiunti sorellanza, parità e inclusione" nel corso della cerimonia. La deputata ed economista ambientalista Sandrine Rousseau ha dichiarato: "La migliore risposta all'ascesa del fascismo e dell'estrema destra. Che schiaffo agli oscurantisti".