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La Casa di Gramsci monumento nazionale: ok della Camera, no del M5S

Primo via libera della Camera alla proposta di legge per trasformare in monumento nazionale la Casa Museo di Antonio Gramsci a Ghilarza: polemiche per il no del Movimento 5 Stelle.
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Primo via libera del Parlamento alla proposta di legge che punta a dichiarare “momento nazionale” la Casa Museo di Antonio Gramsci a Ghilarza, su iniziativa dei deputati Pes, Coscia, Ascani e altri. Come spiegano i proponenti, l’idea è quella di “tutelare” e riconoscere come bene di interesse nazionale la “Casa Museo Gramsci nella città sarda di Ghilarza, in provincia di Oristano, che appartiene a un ente senza fini di lucro”.

Nella loro lettura, la “Casa Museo rappresenta il luogo dove il nostro Paese riconosce il punto di inizio di una vicenda esistenziale che ha lasciato il segno, oltre e al di là della sua durata effettiva. In tempi remoti, luoghi del genere diventavano oggetto di culto. In tempi moderni, un culto laico si sviluppa in relazione al rilievo, al significato e all’eredità della persona”. Il valore della Casa Museo è storico, ma anche sentimentale, come “luogo delle tribolazioni di una famiglia e di un ambiente entro cui ha preso forma il carattere di un uomo che ha dato al patrimonio politico e culturale del mondo intero un contributo che nessuno nega più”.

Ghilarza è un Comune che conta circa 2000 abitanti e già la Regione Sardegna ha dichiarato la Casa Museo Gramsci bene d’interesse storico, culturale e artistico. La trasformazione in monumento nazionale sarebbe definita dal Parlamento sulla base dell’orientamento del Governo espresso nella seduta di marzo e sulla scorta del precedente delle Ville Palladiane in Veneto, diventate monumento nazionale con una legge approvata in entrambi i rami dell’Aula.

Oggi, dunque, il primo via libera della Camera dei deputati, dopo il precedente via libera della settima Commissione (Cultura, istruzione e scienza). E, come prassi, non sono mancate le polemiche, stavolta relativa al voto contrario del Movimento 5 Stelle, unico gruppo a non approvare la proposta (i leghisti si sono astenuti).

La contrarietà del M5S è stata spiegata dal deputato Valente, che ha parlato di "criticità tecniche": "Non vogliamo in alcun modo mettere in discussione il personaggio di cui siamo parlando, Antonio Gramsci, la sua importanza storica […] Ma nel nostro ordinamento non vi è alcuna definizione di monumento nazionale, né tanto meno è rinvenibile una disciplina agli stessi applicabile. Da ciò deriva l'impossibilità di far discendere dalla dichiarazione che si propone alcun effetto giuridico, non ci sarebbe alcun effetto giuridico approvando questo testo di legge. L'unico effetto della proposta sarebbe un mero riconoscimento, un'onorificenza come appunto evidenziato anche nel dossier del Servizio studi”. Poi il dubbio che "anche in questo caso, si prenda una via privilegiata per finanziare un sito culturale in Italia piuttosto che un altro", come, a loro modo di vedere, capitato nel citato caso delle Ville Palladiane, "nella Regione di Galan".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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