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Elezioni politiche 2018

La Campania è un caso: verbali che si contraddicono, riconteggi sballati e voti “che cambiano”

In Campania è “giallo” intorno all’assegnazione del 18esimo seggio al Senato, tra numeri corretti più volte, verbali riconteggiati e deliberazioni discordanti da parte dell’ufficio territoriale regionale. A farne le spese il senatore uscente Peppe de Cristofaro, che ha presentato ricorso.
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A quasi due settimane di distanza dalla data delle elezioni politiche, ancora non conosciamo l’esatta composizione del prossimo Parlamento. La ragione risiede in parte nella complessità dei calcoli per l’assegnazione dei seggi con il Rosatellum bis, in parte in alcuni “problemi” che si stanno riscontrando a livello di attribuzione dei voti e convalida dei verbali. È questo il caso forse più eclatante, che arriva dalla Campania, dove l'attribuzione dei seggi al Senato è contestata dagli altri candidati e, in particolare, dal senatore uscente Peppe De Cristofaro.

L’esponente di Liberi e Uguali ha presentato alla Corte di Appello di Napoli una istanza di correzione dei risultati elettorali e dunque di attribuzione dei collegi senatoriali, nello specifico per quel che concerne il collegio plurinominale Campania 2, dove era candidato proprio De Cristofaro, come capolista di LeU.

Tutto parte dalla questione dei seggi al Senato spettanti alla Campania per quanto concerne la componente plurinominale, ovvero 18 totali, suddivisi in questo modo: 5 al collegio Campania 1 (che comprende i collegi uninominali Caserta, Avellino e Benevento), 7 al collegio Campania 2 (Giugliano, Casoria e  Napoli), 6 al collegio Campania 3 (Portici, Torre del Greco, Salerno).  Il Rosatellum bis prevede un meccanismo di calcolo dei cosiddetti “resti”, con il quale si attribuiscono i seggi restanti alle liste che hanno il quoziente più alto (qui vi abbiamo spiegato nel dettaglio il meccanismo). Con il calcolo dei resti bisogna attribuire proprio il 18esimo seggio spettante alla Campania, il settimo seggio di Campania 2.

La sera del 10 marzo, il competente Ufficio Territoriale Regionale effettua un primo controllo sui verbali, da cui si evince un risultato "leggermente diverso" da quello comunicato in un primo momento dal Ministero dell'Interno. Sembra correzione di poco conto, ma in realtà cambierebbe tutto.

Il 18esimo seggio campano “balla” infatti tra Forza Italia e Liberi e Uguali. Per il calcolo dei resti si utilizza il totale dei voti ottenuti dalle singole liste su base regionale e l’ufficio competente registra ora 527.816 voti a Forza Italia e 68.972 voti a Liberi e Uguali. Con questi numeri, il seggio spetterebbe a Liberi e Uguali e, quindi, a Giuseppe De Cristofaro.

Lunedì 12 marzo, però, il quadro cambia, apparentemente senza che ne venga data una spiegazione ufficiale. L’attribuzione dei voti viene modificata e con essa anche l’attribuzione dei seggi: Liberi e Uguali perde 101 voti, Forza Italia ne guadagna circa 6mila; di conseguenza, la formazione di centrodestra conquista il seggio attribuito sulla base dei resti.

Fanpage.it ha potuto visionare il “documento” della Corte di Appello, in cui si evidenzia la “correzione a penna” del dato elettorale proprio dopo la revisione dei verbali la sera fra il 10 e l'11 marzo:

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Queste correzioni scompaiono di fatto il 12 marzo, quando vengono ufficializzati numeri ancora diversi, che regalerebbero circa 6mila voti in più a Forza Italia, permettendo dunque l'assegnazione del seggio grazie a un quoziente più alto. Il senatore uscente De Cristofaro per questo ha presentato il ricorso, in cui chiede che sia fatta luce sul processo in base al quale è stato cambiato questo dato, considerando che, con l'attribuzione dei voti fatta dopo la revisione dei verbali, sarebbe stato eletto al Senato. Il punto, ci ha spiegato, è che l'intero processo è stato tutt'altro che chiaro e trasparente, dal momento che non è stato comunicato in che modo sia stato ricavato il dato "definitivo". Un'ombra che si aggiunge alle lentezze e agli errori della macchina burocratica, in Campania e non solo.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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