La campagna vaccinale insegue i giovanissimi: Nord in ritardo su dosi a minorenni, Sud più avanti
L’obiettivo, ora, sono i più giovani. Il commissario per l’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, punta alla vaccinazione dei 20enni e, soprattutto, della fascia 12-19 anni, per un rientro a scuola a settembre in sicurezza. Il suo piano per i giovani partirà dopo Ferragosto, quando aumenteranno le forniture: ci saranno tre milioni di dosi in più rispetto a quanto preventivato, assicura lo stesso Figliuolo. Vuol dire dieci milioni di dosi entro fine agosto. Da metà mese si potrà quindi cominciare con le corsie preferenziali per i giovani, ovvero la possibilità di vaccinarsi andando direttamente negli hub anche senza prenotazione. In più verranno messi in campo medici di base, pediatri e farmacisti per coinvolgere i più giovani nella campagna vaccinale.
La vaccinazione tra i 12 e i 19 anni
L’obiettivo resta quello di arrivare al 60% di giovani tra i 12 e i 19 anni vaccinati entro l’inizio dell’anno scolastico, una soglia minima da raggiungere per evitare una circolazione eccessiva del virus a scuola. Si deve arrivare a immunizzare 2,8 milioni di adolescenti – su un totale di 4,6 milioni – entro settembre. Finora ha completato il ciclo vaccinale più di un milione di loro, mentre 800mila persone sono in attesa della seconda dose, secondo quanto spiega il Corriere. Manca almeno un altro milione di ragazzi da raggiungere in meno di un mese. Ad ora le somministrazioni per questa fascia d’età sono circa 60mila al giorno, tra prime dosi e richiami: si deve arrivare intorno alle 80mila.
Le Regioni in cui ci sono più (e meno) vaccinati tra minori
Per quanto riguarda la vaccinazione dei ragazzi tra i 12 e i 19 anni a essere più indietro è il Centro-Nord, con l’eccezione della Lombardia. Maggiore la copertura per i giovanissimi al Sud, con Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Molise al di sopra della media nazionale. L’Abruzzo sfiora il 50% di vaccinati in questa fascia d’età, mentre sono in ritardo Umbria, Toscana, Bolzano, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Liguria. Tra i 12 e i 19 anni i dati migliori su chi ha ricevuto almeno una dose – con percentuali superiori al 40% – si registrano in Abruzzo, Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia, Calabria, Molise, Basilicata, Sardegna e Campania. Le Regioni peggiori, al di sotto del 35%, sono Trento, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Toscana, Bolzano, Umbria. Le ultime tre non raggiungono neanche il 30%. Il che vuol dire che ci sono Regioni che hanno poco più del 50% di non vaccinati tra i 12 e i 19 anni e l’obiettivo per settembre sembra raggiungibile e altre in cui invece i non vaccinati sfiorano il 70%.
Le vaccinazioni dei 20enni Regione per Regione
Un’altra fascia ritenuta fondamentale da Figliuolo è quella che va dai 20 ai 29 anni. Un’età in cui vengono compresi tantissimi studenti universitari, ma anche molti giovani che hanno una maggiore mobilità e per questo possono alimentare la circolazione del virus. I ventenni non vaccinati sono circa 2 milioni, con alcune Regioni maggiormente in ritardo e altre, come Abruzzo e Lombardia, in cui la copertura è già buona. In questi due territori si è superato il 70%, ma anche in Friuli-Venezia Giulia, Marche, Valle d’Aosta, Sardegna, Puglia e Veneto si viaggia su buoni numeri, intorno al 65%. Sotto il 60%, invece, troviamo Emilia-Romagna, Umbria, Calabria, Liguria, Sicilia, Bolzano e Molise. Quindi per completare la copertura vaccinale dei 20enni ci sono Regioni in cui deve essere immunizzato ancora il 30% di loro e altre in cui invece manca quasi il 50%.