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Covid 19

La campagna vaccinale accelera al Sud: più somministrazioni giornaliere che nel Centro-Nord

L’Italia accelera nella campagna vaccinale e lo fa soprattutto grazie alle Regioni del Sud. Confrontando il numero di dosi somministrate quotidianamente dai singoli territori con gli obiettivi prefissati dal commissario Figliuolo per raggiungere le 500mila vaccinazioni al giorno, emerge che i traguardi vengono raggiunti da 5 Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) e una sola del Nord (Veneto).
A cura di Stefano Rizzuti
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Il Sud traina le vaccinazioni anti-Covid in Italia. Nell’ultima settimana l’obiettivo delle 500mila somministrazioni al giorno è stato raggiunto solo in alcuni giorni, ma la media di vaccinazioni al giorno resta ben al di sotto di questa cifra, contrariamente a quanto promesso dal governo (inizialmente già per la metà di aprile). Nell’ultima settimana – quella dal 30 aprile al 6 maggio – l’Italia ha somministrato 3,13 milioni di dosi, con le solite differenze tra Regioni. Per raggiungere la quota delle 500mila somministrazioni al giorno il commissario per l’emergenza Coronavirus, Francesco Paolo Figliuolo, aveva prefissato delle soglie per ogni singola Regione. Valori che devono essere rispettati tutti i giorni per raggiungere l’obiettivo settimanale, ma che molti territori non riescono a raggiungere. Confrontando la media giornaliera di vaccinazioni effettuate rispetto agli obiettivi fissati per l’ultima volta dal commissario il 29 aprile, è possibile notare come ci siano alcune Regioni che raggiungono il traguardo, alcune anche con ampio margine. E tra queste, fatta eccezione per il Veneto, ci sono solamente Regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia.

Le Regioni del Sud accelerano nella campagna vaccinale

Si tratta delle Regioni che più hanno accelerato nella campagna vaccinale nell’ultima settimana, dimostrando di poter raggiungere l’obiettivo prefissato per somministrare, a livello nazionale, 500mila dosi al giorno. I dati vengono fuori da una semplice divisione: il numero totale di dosi somministrate nella settimana dal 30 aprile al 6 maggio – ricavabili analizzando i dati disaggregati messi a disposizione dal governo – diviso i sette giorni della settimana. Così si ha la media dei vaccini giornalieri inoculati, da confrontare con gli obiettivi fissati da Figliuolo. Come emerge dalla tabella in basso ci sono alcune Regioni – segnalate in verde – che somministrano più dosi di quelle richieste dal piano commissariale, altre che sono molto vicine a questo obiettivo (segnalate in blu) e che potrebbero anche raggiungerlo grazie al consolidamento dei dati che solitamente avviene dopo qualche giorno, e altre ancora che invece sono lontane dal target (queste ultime contraddistinte dal colore rosso).

Media vaccinazioni giornaliere nella settimana 30 aprile-6 maggio
Media vaccinazioni giornaliere nella settimana 30 aprile-6 maggio

Vaccini, quali Regioni raggiungono gli obiettivi giornalieri e quali no

Le Regioni che fanno meglio sono Basilicata, Calabria, Campania: tre territori del Sud che riescono a somministrare molte più dosi di quelle richieste (per la Campania parliamo di quasi 7.500 dosi in più al giorno) per raggiungere quota 500mila a livello nazionale. Al di sopra dei valori richiesti c’è anche il Veneto (quasi 3mila in più) e, seppur con meno margine, troviamo anche Puglia e Abruzzo. Le Regioni in blu, che quindi potrebbero raggiungere il target settimanale, sono invece Trento, Sicilia e Valle d’Aosta: in questi casi mancano poche dosi per raggiungere l’obiettivo delle dosi giornaliere da somministrare. Le uniche Regioni del Sud che sono leggermente più lontane dall’obiettivo quotidiano sono la Sardegna (3mila dosi in meno al giorno) e il Molise (circa 350). A loro si uniscono tante Regioni del Centro e del Nord, al momento incapaci di raggiungere il target prefissato: Emilia-Romagna (oltre 12mila dosi in meno), Friuli-Venezia Giulia, Lazio (quasi 10mila in meno), Liguria, Lombardia, Marche (solo mille in meno), Bolzano, Piemonte (12mila in meno), Toscana (ben 15mila in meno, la peggiore in assoluto) e Umbria. Da questo confronto tra Regioni, quindi, per una volta a uscirne vincitore è il Sud, che al momento sembra avere una maggiore capacità di somministrazione dei vaccini anti-Covid.

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