La Camera toglie il seggio alla M5s Scutellà e lo dà a Gentile (FI), protesta del Movimento: “Fate schifo”

La Camera ha votato per rimuovere Elisa Scutellà (M5s) e ha assegnato il suo seggio in Calabria al forzista Andrea Gentile. Il Movimento ha protestato duramente, la deputata ha accusato il sistema di clientelismo calabrese e la maggiornza. Al Senato, quando non è stato permesso di discutere il caso, il M5s ha abbandonato l’Aula.
A cura di Luca Pons
4.487 CONDIVISIONI
Immagine

Con 183 voti favorevoli, 127 contrari e un astenuto, Forza Italia ha guadagnato un seggio alla Camera e il Movimento 5 stelle lo ha perso. I deputati, infatti, hanno approvato la relazione della Giunta delle elezioni sull'elezione contestata della deputata Anna Laura Orrico in un collegio in Calabria. Di conseguenza è stato eletto Andrea Gentile, di Forza Italia. Orrico ha mantenuto la sua posizione, in quanto eletta anche in un altro collegio. A ‘saltare' è stata la pentastellata calabrese Elisa Scutellà, che è decaduta dal suo mandato. La votazione ha attirato le proteste delle opposizioni (Zaratti, di Avs, ha parlato di "piccole prove di regime") e in particolare del Movimento, che ha attaccato con parole dure la maggioranza. Al Senato, quando la vicepresidente Ronzulli (di Forza Italia) ha impedito a una senatrice M5s di discutere l'accaduto, il Movimento ha lasciato l'Aula in protesta.

Cosa è successo nel caso di Gentile e Scutellà

Il caso di Gentile e Scutellà era scoppiato oltre due anni fa, a febbraio 2023, quando il forzista aveva fatto ricorso dopo essere stato sconfitto alle elezioni da Orrico con appena 484 voti di differenza. Il legale di Gentile aveva raccolto le testimonianze di 83 persone, che non avevano sporto denuncia o messo a verbale le irregolarità riscontrate ma le avevano riportate direttamente al candidato. Il M5s ha poi messo in discussione questi testimoni, facendo notare che in alcuni casi le loro dichiarazioni sarebbero state poco attendibili, perché avrebbero dovuto trovarsi allo stesso tempo in seggi distanti decine di chilometri.

In ogni caso, a seguito del ricorso la Giunta delle elezioni aveva stabilito che ci fosse un riconteggio delle schede bianche e nulle. Ben 440 schede, che erano state considerate bianche, sono andate a Gentile. Questo però non sarebbe bastato. Il resto dei voti che hanno ribaltato il risultato è arrivato al forzista dalle schede nulle. Il ministero dell'Interno, infatti, ha modificato le regole. Le schede che avevano dei segni che prima le avrebbero fatte annullare (ad esempio dei cerchi, o più di una croce) sono state quindi considerate valide. In questo modo, sono arrivati altri 1183 voti ‘buoni', che per la maggior parte sono andati a Gentile. Alla fine, il forzista è risultato vincitore con 240 voti di vantaggio su Orrico.

La Camera fa decadere Scutellà, che attacca: "Fate schifo"

"Il voto popolare è stravolto, una ferita per la nostra democrazia. Succederà che voi oggi incassate un risultato, avrete contribuito ancora una volta a creare sfiducia nei cittadini calabresi che ci guardano. Noi siamo vicini veramente ai cittadini calabresi, e non per chiedere un voto di scambio", ha detto alla Camera Giuseppe Conte. "Siamo scomodi, evidentemente. Non accettiamo finanziamenti da nessuno, anzi li respingiamo. Ma la legalità e la trasparenza sono per noi principi non negoziabili. Elisa Scutellà sarà una spina nel fianco, insieme a tutti noi, del vostro sistema clientelare".

La stessa Scutellà, quando ha preso la parola, ha attaccato duramente: "Voi oggi mi buttate fuori, ma io continuerò a combattere. Fate schifo, questo sistema fa schifo". E ancora: "Questa vicenda è contrassegnata da dati surreali, da soprusi e prevaricazioni: è un'ingiustizia. Avete cambiato le regole in modo retroattivo". Oggi, ha continuato, "state facendo una porcata. E nel plotone di esecuzione c'è anche il ministro Tajani, che invece di andare a risolvere i problemi delle guerre viene qua" per votare a favore di Andrea Gentile. "Questo voto di oggi porterà la vostra faccia".

Da parte sua, invece, il nuovo deputato di Forza Italia Gentile ha celebrato: "Una conferma netta e limpida del mio successo elettorale che solo e unicamente per errori marchiani e gravi vizi procedurali mi era stato ingiustamente sottratto", ha dichiarato. Pietro Pittalis, collega di FI, ha detto che Gentile "ha dovuto subire un grave, gravissimo danno ingiusto: due anni e mezzo fuori dalla Camera dei deputati. Un danno, soprattutto, alla democrazia perché è stata disattesa e violata la volontà liberamente espressa dagli elettori".

Oggi alla Camera i deputato del Movimento 5 stelle hanno accompagnato – in una sorta di corteo guidato da Giuseppe Conte – Scutellà dopo la sua decadenza da parlamentare. Ai cronisti, l'ex deputata ha detto: "Oggi volge al termine una vicenda fatta di soprusi, prevaricazioni: viene calpestato il diritto di voto dei calabresi. Sono state cambiate le regole dopo che siamo andati a votare. Una vicenda che ha dell'oscuro. Oggi il Parlamento con il voto di questa maggioranza di destra, evidentemente fascista e alla quale non piace la libertà di voto, ha deciso di dare lo stesso messaggio di sempre ai calabresi: state zitti e buoni. Ma noi vi diciamo: non state zitti e buoni, perché saremo noi i nostri portavoce".

Protesta al Senato, M5s abbandona l'Aula

Nel frattempo, al Senato, la pentastellata Alessandra Maiorino ha provato a parlare della vicenda a inizio seduta. Ma la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, di Forza Italia, l'ha bloccata dicendo che si trattava di un argomento riguardante un altro organo costituzionale, che quindi non si poteva discutere. Il Movimento 5 stelle ha protestato duramente, portando una bagarre tale in Aula che i lavori sono stati sospesi.

Alla ripresa, a guidare il Senato era il presidente Ignazio La Russa, che ha dato ragione a Ronzulli: "Se volete trattare quell'argomento che non è all'ordine del giorno, lo farete al termine della seduta". Il capogruppo M5s Patuanelli ha poi ricordato: "In un caso di decadenza molto famoso, quello del senatore Berlusconi, non mi risulta che alla Camera non si sia discusso…". A quel punto, proprio Patuanelli ha annunciato a La Russa che il Movimento avrebbe lasciato l'Aula in protesta: "Non ci sono le condizioni per andare avanti".

I senatori del M5s hanno denunciato in una nota la "indegna censura da parte della maggioranza". "Evidentemente sentirsi ribadire in faccia la verità fa male, ovvero che la decadenza di Elisa Scutellà dalla Camera dei deputati è un atto violento e antidemocratico. Sono ladri di democrazia".

In serata, Forza Italia ha risposto con una nota:"Gli attacchi subiti oggi in Aula dal vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, da parte di alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle rappresentano un grave episodio di violenza contro le Istituzioni. Bisogna sempre riconoscere la centralità del Parlamento e rispettare il volere del Popolo. Non accettiamo nessuna lezione di democrazia da chi voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno".

4.487 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views