La Camera dà il via libera alla fiducia al decreto Milleproroghe
La Camera ha dato il via libera alla fiducia posta dal governo sul decreto Milleproroghe. I voti favorevoli sono stati 396, contro 41 contrari e nessun astenuto. È atteso invece per domani il voto definitivo. Nel testo viene prorogata tutta una serie di agevolazioni per le imprese più colpite da lockdown e chiusure. Più tempo per pagare le cartelle esattoriali, da un lato, più tempo per restituire i presiti Covid, dall'altro. Ma non solo: specialmente grazie agli emendamenti, vengono introdotte alcune novità, come ad esempio il bonus psicologo.
Si tratta di un aiuto per contrastare i disagi psicologici derivati dalla pandemia che ha ricevuto il via libera nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio. Non è la sola modifica al decreto approvata in commissione. Si è infatti anche stabilito che il tetto al contante debba rimanere a 2 mila euro anche per tutto il 2022. Nel testo ci sono anche le agevolazioni per chi acquista la prima casa: con la pandemia il governo aveva infatti stabilito che fosse possibile sospendere i pagamenti delle rate dei mutui.
Non ha avuto un iter semplice, il decreto Milleproroghe. Il governo, una notte, è andato sotto per ben quattro volte in commissione. Da quell'episodio è poi derivata la strigliata di Mario Draghi ai partiti, riportata dai giornali. E le turbolenze non sembrano finite: mentre oggi in Aula si votava la fiducia al Milleproroghe, infatti, in commissione Affari sociali la maggioranza si spaccava ancora: alla fine l'emendamento della Lega sulla fine del Super Green Pass allo scadere dello stato di emergenza non è passato, ma i partiti che sostengono il governo hanno votato divisi in merito.
E intanto, dall'opposizione, Fratelli d'Italia continua ad attaccare l'esecutivo per il frequente ricorso alla fiducia. "Avete raggiunto un primato, perché 35 voti di fiducia in 12 mesi è un risultato che non era riuscito a raggiungere neanche il Governo Monti, che ne metteva 3 al mese. Questi sono numeri senza precedenti e il Parlamento applaude, sì, applaude alla propria incapacità di reagire, forse, ed è scandaloso rendersi conto di come non appena i parlamentari decidono di esprimere liberamente il proprio voto, debbano essere immediatamente bacchettati il giorno successivo, quasi fossero marionette. Non lo sono; sono rappresentanti del popolo", ha detto durante le dichiarazioni di voto la deputata di FdI Ylenja Lucaselli.