La Camera approva la fiducia alla proroga dello stato di emergenza
C'è il via libera della Camera. Montecitorio ha approvato con 452 voti a favore e 53 contrari la fiducia sul decreto che proroga lo stato di emergenza fino al prossimo 31 marzo. Il governo era dovuto intervenire lo scorso dicembre: a fine 2021 infatti sarebbe scaduto lo stato di emergenza, che non poteva più essere prorogato automaticamente. Sono infatti già passati due anni da quando questo è stato proclamato da Giuseppe Conte, nel gennaio 2020 appunto, allo scoppio della pandemia di Covid. Per questa ragione, dopo la decisione dell'esecutivo, serviva l'intervento del Parlamento.
La questione della proroga dello stato di emergenza è sempre stata fonte di scontro tra le forze politiche. In particolare, durante il governo Conte il centrodestra si era opposto alle continue proroghe, accusando il governo di sminuire il ruolo del Parlamento. Da quando si è insediato il governo di Mario Draghi, di cui fa parte anche la Lega, dai partiti come quello di Matteo Salvini sono diminuite le pressioni contro la proroga. Tuttavia l'iter dell'ultimo decreto non è comunque stato facile: nell'esame degli emendamenti, infatti, il governo era andato sotto proprio in merito a una richiesta di modifica del Carroccio.
Per blindare il decreto, ad ogni modo, l'esecutivo aveva posto la fiducia. Il 31 marzo probabilmente, curva dei contagi permettendo, lo stato di emergenza verrà lasciato scadere. Da più parti si chiede infatti il superamento della struttura emergenziale, insieme anche al meccanismo delle Regioni colorate e all'utilizzo del Green Pass. "Riaprire tutto, senza restrizioni, alla fine dello stato di emergenza", è la richiesta del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Che in un'intervista a Repubblica ha aggiunto: "Dobbiamo superare questa fase, dati permettendo, andando comunque avanti con le vaccinazioni e la proroga dei contratti per rafforzare il sistema sanitario".
Si tratta di un'istanza condivisa su più fronti, anche se c'è ancora chi chiede prudenza all'interno della comunità scientifica. Non solo: lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottolineato come nonostante sia ora possibile guardare con più fiducia verso il futuro, non dobbiamo comunque illuderci che la pandemia sia finita.