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La Camera approva la fiducia al decreto Ong, l’opposizione: “Governo così contrasta soccorsi in mare”

La Camera approva con 202 voti a favore, 136 contrari e quattro astenuti la fiducia al decreto per la gestione dei flussi migratori. Durissime le accuse da parte dell’opposizione, durante le dichiarazioni di voto.
A cura di Annalisa Girardi
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La Camera ha approvato la fiducia al decreto legge che regola la gestione dei flussi migratori, introdotto dal governo per introdurre una stretta alle navi delle Ong che effettuano soccorsi in mare. Il via libera è arrivato con 202 voti a favore, 136 contrari e quattro astenuti. Ad annunciare la volontà dell'esecutivo di blindare il provvedimento era stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Domani è previsto il voto finale sul decreto che passerà poi in Senato, dove deve ricevere il via libera entro il 3 marzo.

"Un decreto pericoloso che vuole solo contrastare in tutti i modi i soccorsi in mare dei migranti e ostacolare il lavoro delle Ong. I numeri non giustificano in nessun modo un provvedimento di questo genere, un provvedimento di cattiveria sociale verso chi sfugge da povertà, violenze carestie, e il cui cuore nero è una bandiera politica che non produrrà altro che un aumento dei morti. Un provvedimento d'urgenza illegittimo che va contro a tutte le convenzioni in materia e contrario ai principi di solidarietà sanciti dalla nostra costituzione", aveva attaccato, durante le dichiarazioni di voto, Filiberto Zaratti, capogruppo dell'alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali a Montecitorio, annunciando il voto contrario.

Secondo il deputato del Partito democratico Roberto Morassut, anche lui intervenuto in Aula per annunciare il voto contrario del suo gruppo, quello del governo non sarebbe un decreto sulla gestione dei flussi migratori, ma "di criminalizzazione operativa delle Ong, una bandierina da sventolare come il decreto Rave per dire che si è fatta qualche cosa". E ancora: "La ricetta della destra è girarsi dall'altra parte. Se non possiamo fare un blocco navale, che muoiano in mare'. È quello che c'è scritto in questo decreto immodificabile da approvare con la fiducia, che colpisce le Ong, identificate come l'ostacolo principale a questo irresponsabile e folle schema. Nonostante i numeri raccontino che il contributo delle Ong al salvataggio arrivi intorno al 10%. Le norme di questo decreto  violano i principi del soccorso in mare, del Codice della navigazione, delle convenzioni internazionali, della Carta costituzionale".

Da parte del Movimento Cinque Stelle, invece, la deputata Ida Carmina ha detto: "Il governo Meloni, debole in Europa, si scaglia contro gli ultimi, contro i più deboli in assoluto, contro gli esseri umani in maggiore difficoltà, quelli che stanno annegando in mare. Che fiducia possiamo avere in un governo che propone misure ciniche e propagandistiche come questa, invece di farsi valere in Europa dove veramente possiamo trovare risposte?".

Nel frattempo il tribunale civile di Catania ha definito illegittimo, in una sentenza, il decreto interministeriale dei ministri Matteo Piantedosi, Matteo Salvini e Guido Crosetto, che aveva vietato a una nave umanitaria di rimanere in acque territoriali oltre al tempo strettamente necessario a far sbarcare unicamente i naufraghi "che versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute".

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