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La Camera approva il dl Migranti: norme sui minori e per la costruzione di nuovi centri, ecco le novità

La Camera ha appena approvato un nuovo decreto Migranti, che passa ora in Senato e che contiene norme per i minori non accompagnati e per la costruzione di nuovi centri.
A cura di Annalisa Girardi
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Con 162 voti a favore, 106 contrari e due astenuti, la Camera ha approvato il decreto Migranti, denominato dalla stampa anche come "decreto Cutro 2". Il provvedimento, che passa ora in Senato, contiene anche la norma che permette di tenere reclusi i minori che hanno più di 16 anni nei centri per adulti fino a cinque mesi. Inoltre, si prevede la realizzazione di nuovi Cas – i centri di accoglienza straordinaria – per minori con un massimo di 50 posti ognuno e si allunga da 30 a 45 giorni il termine massimo entro cui i minori non accompagnati che hanno meno di 16 anni possono restare in questi centri.

Cosa prevede il decreto Migranti

In caso di flussi migratori intensi, inoltre, ci sarà la possibilità di sforare del 50% il limite massimo di capienza. Per quanto riguarda quelli per adulti, invece, il limite potrà essere superato del 100%.  Sempre per quanto riguarda i minori, il decreto prevede delle verifiche per accertare che chi dichiara di avere meno di 18 anni stia dicendo la verità: queste potranno essere fatte con "rilievi antropometrici o accertamenti sanitari", che dovranno essere autorizzati da un pm.

Il testo prevede poi che non possa entrare in Italia chiunque sia condannato, anche con sentenza non definitiva, per lesioni personali ai danni di incapaci, minori o infermi o con prognosi di oltre 20 giorni, per chi ha commesso reati "relativi a pratiche di mutilazione genitale femminile" e che abbiano comportato "lesioni permanenti al viso". La maggioranza ha inoltre approvato un ordine del giorno presentato dalle opposizioni che impegna il governo a "verificare compatibilmente con le risorse disponibili a normativa vigente" la possibilità di "indirizzare le donne migranti vittime di violenza accertata dai servizi socio-sanitari territoriali di riferimento, a percorsi presso le reti territoriali anti-violenza e a creare sezioni specifiche nell'ambito dei Centri Sai, prevedendo in tempi rapidi le risorse necessarie".

Le reazioni di maggioranza e opposizione

Sull'approvazione del decreto non sono mancate le critiche dall'opposizione. "È un decreto inutilmente cinico che non aumenterà la sicurezza dei cittadini italiani, non aumenterà il numero di rimpatri ma, al contrario, aumenterà la situazione di conflitto e marginalità sociale e aumenterà il livello della vostra propaganda", ha commentato il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

"Con questo decreto sull'immigrazione siamo arrivati a quota quattro, uno a trimestre, come le vecchie pagelle di una volta. Avete introdotto la norma incivile sulla cauzione di 5mila euro per non finire in un centro di accoglienza, fino all'accordo con l'Albania che costerà molto, complicherà tanto e non risolverà nulla", ha aggiunto il deputato del Pd Gianni Cuperlo. Per poi proseguire: "La realtà è che non sapete come gestire quella che da molti anni oramai battezzate come un'emergenza, ma che emergenza non è. Perché fenomeno che appartiene a questo nostro tempo ed è per questo che chiede uno sguardo coerente sul piano umano con i nostri principi di civiltà. Noi pensiamo che queste norme calpestano la Costituzione".

Da parte della maggioranza, invece, Francesco Michelotti – deputato di Fratelli d'Italia e relatore del provvedimento – ha commentato: "Finalmente dopo quasi due mesi di discussione in commissione, tante audizioni e molti emendamenti esaminati, abbiamo approvato le nuove norme per favorire il contrasto dell’immigrazione irregolare. Il decreto legge ha tre obiettivi principali: rendere più semplice e veloce il meccanismo delle ‘espulsioni’ per gli irregolari, determinare verifiche più efficaci sui visti di ingresso e potenziare i meccanismi di controllo e verifica dell’età dei minori non accompagnati. Quest’ultimo elemento in particolare comporta la piena tutela, ma evita che si possa mentire sull’età reale. Nonostante le polemiche della sinistra, il testo approvato dall’aula è ancor più efficace e risponde anche alle esigenze segnalate dagli enti locali".

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