La Camera approva il Def e lo scostamento di bilancio da 55 miliardi per il decreto aprile
La Camera dei deputati ha approvato la relazione di maggioranza sul Def e lo scostamento di bilancio per 55 miliardi di euro: risorse, queste ultime, necessarie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus attraverso il decreto aprile da varare come sostegno all’economia italiana. La prima votazione è stata quella sullo scostamento di bilancio, che è stato approvato con 512 voti favorevoli e un solo contrario (Vittorio Sgarbi): in quel caso era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Aula di Montecitorio e l’ok è arrivato quasi all’unanimità. Subito dopo è stato votato il Def con 295 voti a favore, 191 contrari e nessun astenuto. In questo caso i voti a favore sono stati quelli della maggioranza, mentre parere negativo è giunto dalle opposizioni.
Lo scostamento di bilancio per il decreto aprile
Lo scostamento di bilancio è stato votato a Montecitorio da tutta l’Aula ed è un atto necessario per permettere al governo di varare il decreto aprile, per cui è previsto uno stanziamento in deficit di 55 miliardi. Stanziamento impossibile senza la preventiva approvazione del Parlamento. L’esecutivo ha ottenuto l’autorizzazione a ricorrere all’indebitamento per il 2020 di 55 miliardi, per il 2021 di quasi 25 miliardi, per il 2022 di quasi 33 miliardi. I 55 miliardi del decreto aprile si andranno ad aggiungere ai 25 già stanziati per il Decreto Cura Italia di marzo, anche quelli utilizzati solo dopo l’approvazione dello scostamento di bilancio dovuto all’emergenza Coronavirus.
Def e scostamento di Bilancio, domani il voto del Senato
Domani sarà il Senato a completare la votazione su Def e scostamento di bilancio. La discussione generale sui due temi si è conclusa questa sera nell’Aula di Palazzo Madama, mentre le dichiarazioni di voto si svolgeranno nella seduta di domani, a partire dalle 9:30 di mattina. Dopo le dichiarazioni si andrà avanti con le votazioni: prima quella della risoluzione sullo scostamento di bilancio, che deve avere il via libera a maggioranza assoluta; poi la votazione sulla risoluzione sul Def con i relativi emendamenti.