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La bufala di Fabrizio Frizzi che sperava in un governo a 5 Stelle

Fabrizio Frizzi auspicava all’avvento di un governo a 5 Stelle? No, è una bufala che sta circolando sul Web in queste ore, diffusa dalla pagina fake “M5S Lombardia” che nulla c’entra con il Movimento 5 Stelle e con gli attivisti grillini, ma è stata creata ad hoc per diffondere la fake news e trollare gli utenti dall’indignazione facile.
A cura di Charlotte Matteini
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Finite la campagna elettorale, tornano a farla da padrone le bufale a sfondo politico. A farne le spese questa volta è il conduttore Fabrizio Frizzi, morto lo scorso 26 marzo a causa di un'emorragia cerebrale. In un "meme" che sta circolando in queste ore su Facebook, il conduttore Rai avrebbe auspicato, prima del decesso, all'avvento di un governo a 5 Stelle. "Ho sempre sognato un governo a 5 Stelle, spero che un giorno ce la facciano, se lo meritano", si legge nell'immagine che sta girando sui social network. Fabrizio Frizzi, però, quella dichiarazione non l'ha mai rilasciata e il "meme" altro non è che una bufala realizzata ad hoc per "trollare" gli utenti inconsapevoli. L'immagine è stata diffusa dalla pagina Fb "M5S Lombardia", che nulla ha a che fare con quella ufficiale del Movimento 5 Stelle, ma è stata creata apposta per veicolare la fake news sul Web.

In queste ore, centinaia di utenti stanno condividendo la bufala credendo sia una "card" realizzata da qualche gruppo di attivisti vicini ai grillini. "Sciacalli vergognosi", "Nemmeno i morti lasciate in pace", "Lucrano pure sui morti", sono i commenti postati a corredo della condivisione da moltissimi utenti anti-grillini indignati per l'iniziativa, insieme ad altri commenti entusiasti di attivisti pentastellati. In realtà, come detto, il Movimento 5 Stelle e i militanti grillini non c'entrano nulla con questa bufala, che è stata creata ad arte dal "bufalaro" per eccellenza, Ermes Maiolica, autore di decine di esperimenti sociali sui social realizzati proprio allo scopo di mettere in luce il funzionamento dei meccanismi di confirmation bias che portano molti utenti a condividere un contenuto proprio perché conferma un pregiudizio già esistente, rafforzandone la convinzione pregressa. Dopo qualche ora, Maiolica ha rivendicato la paternità della bufala, e molti elementi lo rendevano tra i maggiori indiziati: lo stile è molto simile al suo e la prima condivisione del meme a pochi minuti dalla sua pubblicazione e dal lancio della pagina fake portavano proprio al suo profilo.

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